Tu sei qui: CronacaCava-Tramonti, ok alla bretella stradale
Inserito da (admin), mercoledì 20 aprile 2005 00:00:00
La Giunta Messina ha approvato lo schema di accordo di programma per la realizzazione del collegamento Tramonti-Cava de'Tirreni previsto dal Piano Urbanistico Territoriale, che interessa i territori dei Comuni di Cava, Nocera Superiore, Nocera Inferiore e Tramonti. «Una strada - spiega Alfredo Messina - che permetterà il collegamento con Maiori e con la Costiera Amalfitana evitando il nodo viario di Vietri sul Mare, divenuto sempre più impraticabile». L'intervento parte dalla località Breccella Peschiera di Tramonti, entra in galleria sotto le Chiancolelle ed arriva al di sopra del Santuario di Santa Maria a Monte, fino alla cava di pietre Amato di Nocera Superiore, per poi arrivare a Cava de'Tirreni in corrispondenza della strada che sottopassa l'autostrada e si dirige nella zona industriale a sud della Statale 18, con la possibilità di collegarsi con la A3 e la A30. «Un intervento - continua Messina - che consentirà una migliore fruizione della viabilità locale, migliorandone la sicurezza ed il livello di servizio, e costituirà un indubbio vantaggio per l'economia locale e l'incremento turistico».
Il Mattino
FOSCARI LANCIA L'ALLARME
«Si interverrà con una massiccia dose di cemento armato in una zona rossa»: il consigliere provinciale Pino Foscari evidenzia i rischi del progetto
La strada ha come presupposto la costruzione di un galleria della lunghezza di ben 900 metri e della larghezza di oltre 10 metri, con una pendenza del 4%, che sbucherà in località "Chiancolelle" (la zona interessata dal recente dissesto idrogeologico che ha annoverato il triste bilancio di 3 morti). Nella mastodontica progettazione sono previsti ben 23 attraversamenti di valloni di piccole e medie dimensioni, con tutta una serie di opere ad arco. E' evidente il formidabile impatto ambientale di questa "grande opera", che avrebbe anche l'obiettivo di bonificare la zona di Nocera Inferiore, la stessa messa a dura prova dalla recente catastrofe. «E' sbagliato culturalmente - commenta Giuseppe Foscari, consigliere provinciale, capogruppo di Rifondazione Comunista - anteporre la costruzione di una grande opera alla bonifica di un'area devastata, in quanto, in primis, la salute e la sicurezza del cittadino dovrebbero essere prioritarie. Inoltre, non è da sottovalutare che si interverrà con una massiccia dose di cemento armato in una "zona rossa", ad altissimo rischio ambientale ed idrogeologico. Terzo elemento: opere di questo tipo dovrebbero essere precedute da analisi economiche e territoriali, che al momento sono del tutto assenti, pur nella consapevolezza che si è nella fase embrionale del progetto. Quarto elemento: opere del genere trascineranno con esse ipotesi altrettanto devastanti di sviluppo delle infrastrutture (piccole vie di collegamento, distributori di benzina, attività commerciali, espropri di terreni agricoli e quant'altro). Quinto ed ultimo elemento, ma non per questo meno importante: ci sono state solo generiche assicurazioni in relazione alle falde acquifere attualmente esistenti. Intanto, non è assolutamente da tralasciare il fattore essenziale che le località ove ricadono le opere sono state dichiarate sismiche di II categoria».
Mariangela Chiagano
Fonte: Il Portico
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