La Procura di Nocera Inferiore ha chiesto il giudizio immediato per Salvatore Siani, il barbiere 48enne di Cava de' Tirreni che lo scorso 22 gennaio uccise, al culmine di un violento litigio, sua moglie, Nunzia Maiorano. Siani è accusato di omicidio volontario premeditato e le prove contro di lui sono schiaccianti, tali da convincere il pm Roberto Lenza a saltare l'udienza preliminare davanti al gup.

Davanti al gip, che ne convalidò il fermo, Siani si giustificò con queste parole: «Ero esasperato da mia moglie. Non ce la facevo più. Voleva che lasciassi la casa. Ma io ho pagato il mutuo per quella casa e non me ne volevo andare». Una versione che, invece, è stata smentita proprio dal racconto del figlio di 5 anni presente all'omicidio. Le indagini hanno dimostrato che il barbiere metelliano avrebbe accoltellato la moglie con quarantasette coltellate, una delle quali alle spalle. La donna sarebbe stata picchiata selvaggiamente con morsi e pugni al volto, tali da romperle il setto nasale e lo zigomo destro. Attualmente rinchiuso nel carcere di Fuorni, Siani comparirà a breve davanti al gip, al quale potrà chiedere di essere giudicato con il rito alternativo, invece di un processo davanti a un collegio di giudici.