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Cronaca

Cetara: accusati di pedofilia ma innocenti, fine dell'incubo dopo nove anni

Padre e figlio hanno quindi diritto al risarcimento per ingiusta detenzione

Inserito da (redazionelda), mercoledì 5 giugno 2019 07:27:24

A nove anni dagli arresti per pedofilia che sconvolsero Cetara, la Cassazione ha stabilito che le misure cautelari che portarono in carcere padre e figlio furono il frutto di un clamoroso errore giudiziario, e che di quell'errore i due uomini non ebbero alcuna corresponsabilità né per dolo né per colpa grave. Z. A. e il figlio V.A. hanno quindi diritto al risarcimento per ingiusta detenzione, che la Corte d'Appello di Salerno gli aveva già concesso e al quale gli inquirenti si erano opposti, per due volte, con un'impugnazione che ora la Cassazione ha rigettato. A darne notizia il quotidiano Il Mattino oggi in edicola in un articolo a firma di Clemy De Maio.

La vicenda è quella che nel gennaio del 2010 scosse la cittadina costiera con l'ipotesi di un aberrante giro pedopornografico. Padre e figlio finirono in carcere per 248 giorni, accusati di avere violentato sin dall'infanzia una ragazzina che allora era poco meno che tredicenne e di cui erano, rispettivamente, padre e fratello. I sospetti travolsero poi presunti complici, ipotizzando un traffico di video porno e violenze anche su altri minori. Si è dovuti arrivare al luglio del 2016 perché la Procura chiudesse il fascicolo, formulando una richiesta di archiviazione subito accolta dal giudice delle indagini preliminari. Nel frattempo, però, la figlia che allora fu tolta alla famiglia per essere affidata prima a una insegnante e poi a una struttura di accoglienza è divenuta maggiorenne, e di lei i genitori hanno perso ogni traccia. Non la vedono più da quel 2010, anche se la madre continua ad aspettarla ogni giorno e ogni notte.

Tratto da Il Mattino

Fonte: Il Vescovado

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