Momenti emozionanti in mare aperto, stamattina, 22 settembre, al largo di Cetara, dove un pescatore ha liberato una verdesca - comunemente chiamata squalo azzurro - rimasta impigliata nelle sue reti. L'animale è stato tratto con cautela dall'attrezzatura e, dopo alcuni tentativi, è riuscito a riguadagnare il largo, con grande soddisfazione dell'uomo.

La verdesca (Prionace glauca), appartenente alla famiglia dei Carcharhinidae, è uno squalo pelagico diffuso in tutti i mari del mondo, soprattutto in acque temperate e tropicali. Predilige la fascia epipelagica, dalla superficie fino a circa 350 metri di profondità, e colpisce per la sua eleganza e per la velocità con cui si muove.

Nonostante sia una specie tutt'altro che aggressiva - solo tredici attacchi all'uomo registrati dal 1980 al 2013 - la verdesca è tra le vittime più frequenti della pesca accidentale. Ogni anno, secondo le stime, tra i dieci e i venti milioni di esemplari vengono catturati o uccisi per carne, pelle o pinne.

Il rilascio avvenuto nelle acque della Costiera Amalfitana è dunque un gesto significativo, che sottolinea l'importanza di preservare la biodiversità marina e di promuovere una convivenza rispettosa con tutte le specie che abitano i nostri mari.