La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza della Corte d'Appello che aveva assolto gli imputati dalle accuse di condanna per crollo colposo e omicidio colposo per la morte di Carmine Abate di Tramonti. A riportare la notizia è Il Vescovado.

I fatti risalgono al 2 gennaio del 2010, quando, a causa del cedimento del costone roccioso sovrastante, lo chef del ristorante Zaccaria di Atrani morì tragicamente.

La sentenza che ribalta quella di appello sarà depositata nel giro di un mese circa.

La moglie, le figlie e il fratello della vittima, Lidia Rispoli, Maria, Sara e Alessandro Abate, che si sono costituiti parte civile, dovranno attendere il rinvio per un nuovo giudizio al giudice civile di secondo grado per stabilire il risarcimento a carico dei responsabili del costone roccioso e del ristorante.

La sentenza arriva dopo che il proprietario del costone roccioso e gli amministratori della società "Cantina del nostromo" erano stati condannati in primo grado nel processo civile nel 2019, ma poi assolti in appello nel 2022.

La sentenza di ieri, 15 giugno, ribalta nuovamente la situazione e gli imputati sono stati condannati al pagamento di un risarcimento danni alla famiglia, che finora non aveva ricevuto ancora nulla.