Fratture alla mano e poi, in un futuro molto prossimo, anche quelle del braccio: chi si dovesse trovare ad affrontare il problema di un osso rotto può dormire ora sogni tranquilli e sperare in un intervento chirurgico risolutivo, che assicuri la ripresa dello stesso standard di vita senza la necessità di sottoporsi a sedute di fisioterapia. Il primo intervento in Campania per la tecnica applicata e, nel mondo, per il tipo di protesi utilizzata, è stato eseguito al "Santa Maria dell'Olmo" di Cava de'Tirreni ad opera dell'équipe di Ortotraumatologia, diretta da Vincenzo Monaco.

Per la prima volta in un paziente con frattura del metatarso, è stato impiantato un chiodo ad espansione ad acqua. «Si tratta di un intervento per così dire rivoluzionario - spiega il dott. Vicente Barra, che ha eseguito l'intervento con il collega Elio Mainardi - È difatti il primo in Campania ed è la prima volta nel mondo che viene utilizzato questo particolare tipo di protesi, solo recentemente annunciata nel corso del nostro congresso mondiale».

L'intervento è stato eseguito lo scorso giovedì mattina su un paziente originario di Sarno. «In presenza di una frattura del metatarso - spiega Barra - si procede all'impianto di un chiodo ad espansione ad acqua, che sostituisce quello ad aria fino ad ora utilizzato. In questo caso il paziente, subito dopo l'intervento, ha la possibilità di muovere la mano, senza la necessità di sottoporsi a riabilitazione».

Evidenti, dunque, i benefici per il paziente in termini di qualità della vita, ma anche per le tasche delle Asl, visti i risparmi sui tempi e sulle terapie postoperatorie. Tecniche di avanguardia ed interventi di alta specialità. La divisione di Ortopedia di Cava è polo specialistico capace di attrarre anche pazienti fuori Asl. La divisione vede come direttore Vincenzo Monaco; a completare la squadra i dirigenti medici Elio Mainardi, Vicente Barra, Giuseppe Di Rienzo ed Antonio Massa.