Tu sei qui: CronacaCimitero, la tomba della civiltà
Inserito da (admin), giovedì 2 agosto 2007 00:00:00
Degrado ed abbandono del civico cimitero. Le proteste dei cittadini cavesi nelle settimane scorse sono approdate in Consiglio comunale, unanime il coro di denuncia dei consiglieri. Ancora una volta il cimitero torna alla cronaca per lo stato di degrado. Da tempo era stato sollevato il problema della mancanza di personale addetto alle pulizie: viali chiusi e sbarrati, erbacce sulle tombe e lungo gli stessi viali, gatti e cani in libertà. «È un'offesa alla tradizionale civiltà del popolo cavese. Il cimitero, che dovrebbe essere un giardino, è diventato una foresta. Una vera e propria vergogna», dice Alfonso Gigantino.
Le proteste sono approdate in Consiglio comunale. E se ne è fatto carico il capogruppo di Forza Italia, Alfonso Laudato. «Esternalizzate il servizio - ha chiesto al sindaco - affidatelo a chi volete, ma restituite alla struttura dignità e decoro». E nella mattinata di ieri Gravagnuolo ha visitato il camposanto per seguire da vicino i lavori di somma urgenza, affidati ad una ditta privata. Purtroppo, alla Se.T.A. è stato affidato solo lo svuotamento dei cassonetti, ma resta il problema delle opere di pulizia e manutenzione.
Un problema che riguarda da vicino i responsabili del servizio cimiteriale, che da soli non ce la fanno. Dal mese di marzo l'operaio giardiniere è andato in pensione e non è stato sostituito ed il disagio lo si è avvertito in pochissimo tempo. Pochi gli addetti, che devono adempiere contemporaneamente alla tumulazione ed alla preparazione di fosse. Dal Palazzo non viene per ora alcuna soluzione al problema del personale. «Altro che città della qualità! Ancora una volta ci troviamo di fronte a slogan», grida il capogruppo di An, Alessandro Schillaci.
Il degrado in queste ultime settimane ha raggiunto limiti insopportabili. «Ci sono così tante erbacce che diventa quasi impossibile poter arrivare alla tomba dei cari. Ho avuto vergogna domenica di andare al cimitero. Mai un luogo così caro al cuore ed alla memoria dei cavesi ha subito un abbandono così vergognoso», afferma la signora Alfieri.
Eppure, il civico cimitero ed i servizi cimiteriali sono stati additati negli anni scorsi come segno di qualità. A Cava fu redatto il primo regolamento mortuario dal segretario comunale Garibaldi Augurio e da Alfredo Messina, allora capo dell'Ufficio Legale. Il sindaco Eugenio Abbro municipalizzò il servizio di trasporto funebre, una conquista di grande significato sociale. La struttura resa un giardino accogliente. «Oggi purtroppo, e ce ne dispiace, torniamo alla cronaca solo per lo stato di abbandono e di degrado, altro che "Piccola Svizzera"», conclude il pensionato Gaetano Troiano.
Fonte: Il Portico
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