Sblocco degli investimenti pubblici e privati, estensione delle aree di interesse pubblico e creazione di nuovi posti di lavoro: questi gli ingredienti principali della ricetta anti-crisi proposti dal sindaco Luigi Gravagnuolo nel corso dell'ultimo Consiglio comunale.

«Stiamo lavorando per tamponare la crisi che ha investito l’intero panorama nazionale ed internazionale - ha spiegato Gravagnuolo - Sbloccando investimenti per circa 82 milioni di euro, di cui 72 per opere di privati, si sono accelerati numerosi passaggi amministrativi, con l’obiettivo di garantire posti di lavoro ed azionare meccanismi per creare fiducia, serenità e sviluppo. Quando il nostro piano di recupero sarà completamente operativo, allora Cava diventerà un vero cantiere. Molte società metelliane sono in grado di offrire lavoro. L’albergo alle porte dell’autostrada, la ripresa del lavoro presso la cartiera Tts, l’aver tamponato l’emergenza lavorativa della ex Di Mauro, sono segnali tenui, ma reali».

Nell'ambito della ricetta anti-crisi dunque, sono stati dichiarati di interesse pubblico gli interventi dei privati relativi all’Hotel Due Torri, alla Nostra Famiglia, al Complesso polifunzionale di Santa Maria del Rovo, a quello parrocchiale di San Gabriele ai Pianesi ed all’ex Di Mauro da parte di Cavamarket.

Nell’area degli interventi pubblici rientrano Il Teatro Comunale ed il canile municipale, al fine di delocalizzare quello esistente e permettere il trasferimento del Cstp da Piazza Amabile.

Grande attenzione anche per altre opere, quali l’area Porta Nord S. Giuseppe al Pozzo, gli ex cinema Metelliano e Capitol, l'Hotel de Londre e la villa D’Amico, che presto saranno dichiarate di interesse pubblico, attivando la procedura ex art. 13 della legge regionale 2007 per eludere i vincoli del Put, che finora hanno solo ingessato la vita economica ed urbanistica della città.

Sul progetto di riqualificazione e riconversione verso funzioni terziarie e direzionali dell’area ex Di Mauro parla Antonio Della Monica, amministratore delegato di Cavamarket: «La dichiarazione di interesse pubblico del nostro progetto era un passaggio necessario per l’iter burocratico e propedeutico alla definitiva approvazione della Regione. Nulla cambierà per i dipendenti della Di Mauro in mobilità, alcuni dei quali sono già stati assorbiti dal gruppo Cavamarket. Sarà un progetto di grande qualità, una struttura con caratteristiche polifunzionali, che presto diventerà la piazza del commecio».