Tu sei qui: CronacaCoincidenze impossibili, pendolari in rivolta
Inserito da (admin), martedì 16 marzo 2004 00:00:00
Gli orari ferroviari, entrati in vigore nel dicembre 2003, vanno rivisti. A chiederne l'adeguamento sono i pendolari, in particolar modo gli studenti, che ogni giorno fanno l'andirivieni fra la città e Napoli. Sotto accusa soprattutto due corse, effettuate per di più in una fascia oraria notevolmente affollata: quella delle 7.26 e l'altra delle 19.32. Entrambe giungono a Nocera Inferiore e successivamente, via galleria, proseguono per Salerno, bypassando Cava. Il principale motivo all'origine delle proteste risiede nelle coincidenze in partenza da Nocera. In entrambi i casi non possono essere utilizzate dai viaggiatori. La mattina, infatti, la coincidenza parte alle 7.27, appena un minuto dopo l'arrivo del treno da Napoli. La sera, stessa storia: il treno in partenza da Napoli dovrebbe giungere a Nocera alle 19.32, con coincidenza prevista alle 19.37. Ma, considerato il cronico ritardo con cui viaggiano i treni italiani, i passeggeri sono costretti ad attendere la coincidenza successiva, giacché il più delle volte salta l'appuntamento con l'altra. «Il servizio delle Ferrovie dello Stato - afferma Elisabetta Lambiase, studentessa universitaria - è sensibilmente migliorato, anche negli orari. Sono questi piccoli inconvenienti che complicano la nostra vita, vanificando gli sforzi che vengono fatti». Piccoli accorgimenti sugli orari delle partenze e degli arrivi potrebbe essere la soluzione più ovvia del problema. «Certamente - aggiunge Gianluca Della Monica, studente - bisogna che concordino gli orari delle coincidenze, valutando anche un possibile ritardo che i treni, soprattutto quelli a lunga percorrenza, accumulano lungo il tragitto. E se questo può risultare molto macchinoso, si potrebbero istituire corse aggiuntive a pochi minuti di distanza l'una dall'altra sulle tratte locali della Ferrovia». La "coincidenza impossibile" è un problema molto avvertito a Cava, soprattutto se si considera sia il notevole ridimensionamento che ha subito negli ultimi anni lo scalo cittadino, sia la caotica viabilità che interessa la Statale 18 ed il caro pedaggio dell'autostrada. «Occorre una capillare rivisitazione del problema - dice Valentino Catino - anche perché il trasporto passeggeri su rotaie rappresenta ancora un modo sicuro e rapido di viaggiare. E soprattutto, per noi studenti, economico».
Fonte: Il Portico
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