Tu sei qui: CronacaComitati anti-demolizioni, forte protesta a Montecitorio
Inserito da L'Ufficio Stampa (admin), giovedì 31 marzo 2011 00:00:00
Una giornata di protesta, quella andata in scena ieri a Roma, dinanzi a Palazzo Montecitorio, che ha avuto riscontri a livello nazionale. Il popolo campano, disperato per le tragiche demolizioni, ha unito le forze e con più di 80 pullman ha preso d'assalto la capitale. La lunga marcia ha costretto la Polizia a fermare la catena di autobus sul raccordo anulare, facendo bloccare entrambe le corsie e dividendo di fatto i collegamenti per circa tre ore.
Il popolo, ormai stanco e disilluso dalle continue promesse elettorali, è sceso in strada con bandiere ed al fianco dei comitati di appartenenza per manifestare il suo rancore. Quasi peggio di una carovana di immigrati, i cittadini campani sono riusciti a prevaricare il muro ostinato della Polizia ed a varcare Piazza Montecitorio, dove i fischi, le grida e gli slogan contro le demolizioni hanno paralizzato il cuore della città.
I rappresentanti dei comitati, ed in particolare Domenico Elefante, Luigi Di Domenico, Sabatino Scala ed Enzo Somma, tutti presenti, hanno cercato di mediare per essere ricevuti in Parlamento, e ci sono riusciti, per tentare di portare la vicenda all'attenzione di chi dovrebbe fare uno sforzo per liberare dall'incubo demolizioni più di 70mila case delle famiglie campane.
La presenza dei sindaci di molti Comuni campani ed il sostegno del sen. Carlo Sarro hanno reso ancor più evidente la drammaticità ormai diffusa di un problema che non ha precedenti nella storia di un popolo, quello campano, che nella storia si vede negare diritti che vengono riconosciuti senza sforzo alcuno alle altre Regioni italiane.
Il clamore ed i risvolti di questa giornata di forte protesta non passeranno in secondo piano, perché qui ci vanno di mezzo intere popolazioni, intere famiglie, umili, oneste e lavoratrici, che non hanno nulla a che vedere con la malavita o le targhette che vengono imposte da chi non vive il dramma con i suoi occhi, ma si ciba di voti e di consensi.
Per venerdì, infatti, è stato fissato un nuovo incontro in Parlamento tra i rappresentanti dei Comitati regionali, i sindaci dei diversi Comuni coinvolti, e tra questi anche il primo cittadino cavese, Marco Galdi, ed il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi.
Fonte: Il Portico
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