Tu sei qui: CronacaComitato pro ospedale, il presidente è fra' Gigino
Inserito da (admin), giovedì 2 aprile 2009 00:00:00
Un Comitato a difesa dell'ospedale "Santa Maria dell'Olmo". Questo il nuovo progetto condiviso ieri mattina, negli uffici della Direzione sanitaria del presidio ospedaliero cavese, da medici, paramedici, sindacalisti e cittadini.
La mobilitazione cittadina, che avrà l'obiettivo di fare chiarezza sulle sorti del nosocomio metelliano, sarà capeggiata da Padre Luigi Petrone. Il combattivo frate sarà il capo, super partes, di una delegazione che nei prossimi giorni incontrerà il consigliere regionale Gianfranco Valiante.
E' ora di fare luce sull'ancora poco chiara legge regionale dello scorso 28 novembre, che prevede il declassamento del Pronto Soccorso. Secondo Angelo Spirito, sindacalista dell'Uil-Sanità, è necessario evitare che l'Ospedale, uscendo dal circuito del 118, non possa più occuparsi dei pazienti in "codice rosso", accogliendo così soltanto quelli con patologie non gravi. Per le vittime di improvvisi infarti ed ictus, il destino sarà quello di essere
trasportati presso gli altri ospedali del territorio.
Anche il sindacalista della Cgil-Sanità, Paolo Fasolino, infermiere al Pronto Soccorso, ha sottolineato come, sul piano economico, i tagli per ridurre il deficit andrebbero effettuati sui cosiddetti "interventi di elezione", ovvero visite pediatriche, ortopediche e così via, dal momento che trattamenti di questo tipo possono essere effettuati presso qualsiasi altra struttura ospedaliera.
Il nascente Comitato pro ospedale, composto da una decina di iscritti, è già pronto
ad organizzare una grande manifestazione che coinvolgerà l'intera comunità cavese. Il corteo, che partirà tra 15 giorni circa, sarà un'azione evidente dell'impegno che tutta la città sta profondendo a favore del suo Pronto Soccorso. Il presidente di questa "rivolta pacifica", Fra' Gigino, si dice intenzionato a scoprire la "verità sull'ospedale" ed a fare di tutto per assicurare ai suoi concittadini un'assistenza sanitaria adeguata.
L'artefice della ricostruzione del Santuario di S. Francesco vuole confrontarsi di persona con i rappresentanti politici regionali, con coloro che hanno votato la famosa legge regionale e che sono pronti a dare esecuzione a quella delibera. La "lotta" capeggiata dal frate cavese non si ferma qui: è in programma, infatti, la creazione di un "Centro per malati terminali", una struttura assistenziale per la cui nascita il francescano ha già previsto la formazione di una fondazione.
La macchina organizzativa, messa in moto da Padre Luigi e coadiuvata da tutta la cittadinanza metelliana, ha come unico grande intento condiviso quello di risolvere al più presto il problema "sanità", proponendo, se possibile, anche una progetto risolutivo su cui gli addetti ai lavori possano riflettere.
La raccolta di firme per la formazione dell'associazione apolitica a difesa del nosocomio è un segnale forte di quanto il futuro della situazione sanitaria cavese stia a cuore a tutti i cittadini.
Fonte: Il Portico
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