Tu sei qui: CronacaCommissione d'inchiesta sul ‘caso via Sala'
Inserito da (admin), venerdì 16 maggio 2003 00:00:00
Il Comune istituisce una commissione d'inchiesta per fare chiarezza sul presunto caso di falsificazione verificatosi negli uffici del Settore Urbanistica. I tre commissari nominati dal sindaco Alfredo Messina - si tratta del direttore generale, Enrico Violante, del dirigente dell'Ufficio Legale, l'avvocato Maurizio Avagliano, e dell'ingegnere capo, Luca Caselli - dovranno scoprire chi ha manomesso i progetti custoditi nelle stanze comunali relativi alla realizzazione di 9 box auto in via Sala, apponendovi delle modifiche a penna. Le correzioni avrebbero, di fatto, prodotto l'aumento dell'altezza dei solai e della volumetria degli spazi. Era stato proprio Messina, di ritorno da Udine, ad annunciare la trasmissione alla Procura della Repubblica di tutto l'incartamento e la richiesta di istruttoria su un caso segnalato dal dirigente del Settore Urbanistica e dal comandante della Polizia Municipale. Le due relazioni avrebbero indicato la presenza di difformità tra i progetti custoditi presso gli uffici comunali e le copie in dotazione al Comando di Polizia Municipale ed alla Soprintendenza. Adesso, quest'ipotesi viene chiarita ed ufficializzata con l'avvio di un'inchiesta interna: «Ormai è certo - spiega il sindaco Alfredo Messina - che questo fatto è successo. Ora, in attesa di una probabile inchiesta giudiziaria, abbiamo avviato un procedimento amministrativo interno. Bisognerà ricostruire l'intera vicenda, verificare il responsabile e, soprattutto, se c'è una colpa o se si è trattato di una sbadataggine. Con 569 dipendenti, l'errore può scappare. Al Sud, poi, siamo mal abituati: gli uffici pubblici sono aperti a tutti e c'è un via-vai continuo di persone esterne, che non è possibile controllare». Secondo il direttore generale Enrico Violante, per avere i primi risultati occorrerà attendere qualche giorno: «Dovremo ricostruire l'intera vicenda, accertando come si sono verificati i fatti, con quali modalità e, soprattutto, rintracciando il responsabile». A Palazzo di Città, intanto, si vivono ore di fibrillazione: il caso della presunta falsificazione delle tavole progettuali ha provocato una ridda di voci ed accuse trasversali. Per il consigliere Fortunato Palumbo, delegato all'Antiabusivismo, è opportuno non commentare: «Abbiamo diramato con puntualità, attraverso i comunicati stampa, i risultati dell'attività antiabusivismo. Per ora, non intendo entrare nel merito di questa vicenda». Più che commenti, dall'opposizione arriva la richiesta dell'avvio di una verifica interna e dell'immediato allontanamento del colpevole: «Chiediamo - precisa Adolfo Salsano, consigliere comunale dei Ds - che si faccia subito chiarezza. In attesa dell'avvio di un'inchiesta giudiziaria, l'Amministrazione deve individuare chi ha manomesso questi atti. Non si tratta della sparizione di un documento, ma di un fatto ben più grave. Bisogna accertare la ragione di questa manomissione e, soprattutto, allontanare il colpevole, per evitare che possa intervenire anche in altri settori». Non mancano i sospetti: «In queste ore - continua Salsano - stanno circolando anche dei nomi. Non vorrei che fossero stati messi ad arte per trovare un capro espiatorio, o peggio, per allontanare qualcuno. Per mesi abbiamo assistito a numerosi trasferimenti: la macchina comunale è stata rivoltata come un calzino. A detta del sindaco, doveva diventare un bolide. Eppure, siamo di fronte a fatti gravi, che possono creare un clima di sfiducia». Più cauto il consigliere Enzo Passa: «Ho appreso di questa notizia nel corso del Consiglio comunale. Credo non sia giusto pronunciarsi, visto che non si conoscono i fatti, né tanto meno gli atti. Dobbiamo aspettare con serenità gli accertamenti interni».
Fonte: Il Portico
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