Tu sei qui: CronacaConcerto Baglioni, assolti Servillo e Faiella
Inserito da (admin), mercoledì 21 giugno 2006 00:00:00
Era stato l'evento massmediologico dell'anno: un mega-concerto di Claudio Baglioni e la suggestiva cornice degli scavi di Pompei. Eppure, la riuscita manifestazione fu macchiata dallo scandalo di un'inchiesta giudiziaria, con Angelo Servillo, titolare della società incaricata dell'organizzazione, e l'architetto Annapaola Faiella, entrambi cavesi, accusati di falso. Secondo la Procura napoletana, Servillo, con la complicità del tecnico cavese, avrebbero falsificato un certificato con il quale si attestava la presenza di una passerella: condizione necessaria per il rilascio dell'autorizzazione. Oggi, a 6 anni dai fatti, i due cavesi, difesi dall'avv. Marco Salerno, sono stati assolti con formula piena. Al termine di un lungo dibattimento, il giudice di Torre Annunziata ha assolto sia Servillo che Faiella perché il fatto non sussiste.
I fatti risalgono al 13 agosto del 2000. Per quella data era in programma un mega-concerto di Claudio Baglioni nella suggestiva cornice degli scavi di Pompei. L'evento, complice anche il ritorno di immagine a livello nazionale, fu anticipato da forti polemiche, da cui non rimasero estranei anche personaggi politici della zona. L'organizzazione della manifestazione fu affidata al cavese Angelo Servillo. Prima di ottenere l'autorizzazione per l'allestimento del palco e quant'altro, l'imprenditore cavese presentò una serie di certificati, firmati dall'architetto di fiducia, Annapaola Faiella, per provare la presenza di tutti i requisiti prescritti dalla normativa sulla sicurezza.
Una volta ottenuta l'autorizzazione ed a seguito di un sopralluogo dei Carabinieri napoletani, fu ravvisata un'irregolarità, e cioè la mancanza di una passerella la cui presenza era stata indicata e certificata in un verbale stilato dall'architetto cavese. Partì, così, l'inchiesta giudiziaria: Servillo ed il tecnico cavese furono accusati di falso in atto pubblico. Nel corso del procedimento l'avv. Salerno, legale dei due cavesi, ha dimostrato come di fatto la passerella era stata montata e collaudata, e solo successivamente spostata. Ieri, dopo l'audizione degli ultimi testi, tra cui alcuni consulenti chiamati dalle parti, è arrivata la sentenza di assoluzione.
Fonte: Il Portico
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