Tu sei qui: CronacaConsiglio sul lavoro, via libera ad unità di crisi e tavolo tecnico
Inserito da La Redazione (admin), mercoledì 28 aprile 2010 00:00:00
Un’unità di crisi per fronteggiare l’emergenza lavoro legata alla vicenda Cavamarket ed un tavolo tecnico per i lavoratori ex “Di Mauro” da “impiegare” in attività socialmente utili. E’ quanto approvato ieri sera, martedì 27 aprile, nell’attesa seduta straordinaria di Consiglio comunale, interamente dedicata alla grave situazione occupazionale determinatasi in città in seguito ai “crac” Cavamarket e Di Mauro.
Approvata, dunque, all’unanimità dal parlamentino metelliano la costituzione di un’unità di crisi sulla vicenda Cavamarket. Ne faranno parte il sindaco Marco Galdi, l’assessore al Lavoro, Luigi Napoli, ed i due candidati sindaco alle scorse amministrative, Luigi Gravagnuolo e Michele Mazzeo, con il supporto di altri due consiglieri (uno di maggioranza ed uno di minoranza).
Compito dell’unità anti-crisi sarà prioritariamente quello di individuare e sostenere tutte le soluzioni per aiutare i lavoratori del gruppo Despar-Cavamarket. A partire dal fondo di solidarietà di 30mila euro destinato ad agevolare l’accesso al credito da parte dei dipendenti. Sono in via di definizione specifiche convenzioni con il Monte dei Paschi di Siena, la Banca Carime e la Banca della Campania per accollare all’Amministrazione comunale gli interessi passivi su prestiti richiesti e mutui “accesi” da parte dei lavoratori cavesi di Cavamarket.
Ed a proposito del fondo di solidarietà, è stata respinta dal Consiglio comunale la richiesta avanzata da 21 lavoratori Lc (la società di logistica della holding di Della Monica) di utilizzare tali risorse per l’esonero dalla Tarsu e dalla bolletta dell’acqua. Pur non escludendo altre soluzioni in futuro sull’impiego del fondo, il sindaco Galdi ha spiegato ai “richiedenti” che un aiuto concreto può venire solo tramite il sistema creditizio.
In esame, infine, anche la vicenda dei 20 dipendenti ex “Di Mauro” che l’Amministrazione Galdi intenderebbe “utilizzare” come lavoratori socialmente utili. Già raggiunto a tal proposito l’accordo con l’agenzia Italia Lavoro per l’attivazione del progetto “Welfare to Work”. Bisogna, però, ancora reperire la copertura economica per questo nuovo strumento di sostegno alla disoccupazione, visto che per ora il Ministero non ha dato l’ok all’iniziativa.
Adesso occorrerà aggirare l’ostacolo ed attivare nuovi percorsi istituzionali in ambito regionale e nazionale. Anche e soprattutto su questo fronte lavorerà lo specifico tavolo tecnico costituito per i lavoratori ex “Di Mauro”.
Fonte: Il Portico
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