Tu sei qui: CronacaConsorzio di Bonifica, le modalità per ricorrere
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 2 ottobre 2002 00:00:00
Nuova valanga di richieste di pagamento ai cittadini cavesi da parte del Consorzio di Bonifica dell'Agro nocerino-sarnese, nonostante la nuova finanziaria regionale abbia fortemente limitato i destinatari dei ruoli emessi dall'Ente. Centinaia di cittadini hanno già ricevuto la cartella esattoriale e si preparano a fare ricorso. In molti ritengono che il provvedimento regionale abbia abolito automaticamente il pagamento, ma in realtà non è così. Si ha diritto all'annullamento del contributo di bonifica per i servizi di raccolta, collettamento ed allontanamento delle acque meteoriche, versato al Consorzio, se gli stessi servizi fossero già stati pagati al Comune. In ogni caso, la prima cosa da fare è inviare al Consorzio una raccomandata con ricevuta di ritorno per interrompere i termini. «Dopo la soddisfazione - dichiara l'avv. Luciano D'Amato (nella foto), presidente della delegazione cavese dell'Unione Nazionale Consumatori - per aver finalmente visto riconosciuta una nostra vecchia battaglia, iniziata nel '98, con una richiesta di esenzione per circa 200 cavesi, da ieri stiamo ricevendo decine e decine di cittadini che chiedono spiegazioni». Il provvedimento regionale è stato approvato il 26 luglio 2002, preceduto da valanghe di ricorsi, culminati con il provvedimento sospensivo del giudice della Prima Sezione civile del Tribunale di Nocera Inferiore, Marianna D'Avino, emesso nel mese di marzo. «Va subito precisato - continua l'avv. D'Amato - che non tutti sono esentati. Sicuramente non devono pagare coloro che non hanno benefici diretti ed indiretti dall'opera del Consorzio. In ogni caso, vanno fatte distinzioni tra fabbricati eventualmente allacciati alle fognature comunali e terreni. Per ogni utente, poi, va fatta una contestazione ad hoc, in quanto ogni caso è diverso dall'altro. Coloro che da anni sono iscritti al ruolo, ed hanno sempre pagato, possono richiedere l'annullamento del pagamento, previa sospensione dal contributo consortile. Solo dopo possono fare anche istanza di rimborso fino a due anni dall'ultimo pagamento. Chi ha ricevuto avviso di mora, ma è tra coloro che non dovrebbero pagare, dovrà chiedere lo sgravio al Consorzio. Se la risposta sarà negativa, bisognerà avviare l'azione legale, accodandosi agli altri procedimenti già in atto».
Fonte: Il Portico
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