Tu sei qui: CronacaConte, la Campania è nell'area gialla. Nuovo Dcpm in vigore da venerdì
Inserito da (redazionelda), mercoledì 4 novembre 2020 20:42:45
La Campania rientra tra le regioni dell'"area gialla" (basso rischio), con le restrizioni più lievi previste per l'emergenza covid.
Lo ha detto poco fa in conferenza stampa il premier Conte.
Restano quindi aperti con gli orari attuali bar e ristoranti.
Le restrizioni al via da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre
- Vietato circolare dalle 22.00 alle 05.00, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Per questo ultimo caso bisogna firmare l'autocertificazione.
- Chiusura di musei e mostre.
- In Campania, continua la didattica a distanza per le scuole elementari, medie e superiori.
- Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentati, ed edicole al loro interno.
- Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e nelle tabaccherie
- Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.
- In Campania resta il divieto degli spostamenti interprovinciale fino al 13 novembre, è possibile però spostarsi nei comuni della stessa provincia.
LA REAZIONE DEL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA DE LUCA: PERPLESSITÀ RISPETTO AL DECRETO E ALLE SUE INCONGRUENZE
Il nuovo dpcm stabilisce il blocco della mobilità dalle 22 alle 5. Sembra francamente che sia una misura più che contro il Covid, contro il randagismo, visto che non interessa il 99 per cento dei cittadini. Ma la cosa grave è che, nel frattempo, non si decide nulla rispetto alle decine di migliaia di persone che, nei fine settimana, nelle domeniche, si riversano in massa sui lungomari e nei centri storici, senza motivi di lavoro o di salute, e nell'assenza di ogni controllo.
Ci si domanda inoltre, cosa sia cambiato rispetto ai due mesi passati, nel corso dei quali il ministro dell'Istruzione ci ha ripetuto che mai e poi mai si sarebbe chiusa l'attività all'interno delle scuole. Si sono perse settimane preziose e nel frattempo sono aumentati in modo pesante i contagi anche nella fascia 0-18 anni. In più, si prevede per i bambini delle elementari l'obbligo di indossare in classe la mascherina. È francamente sconcertante.
Si trovano nel dpcm anche misure utili e significative. Ma è evidente la linea generale assunta dal Governo: anziché scegliere in modo chiaro la linea della prevenzione del contagio, si sceglie di intervenire dopo che il contagio è esploso. È una linea poco responsabile e soprattutto poco efficace dal punto di vista dei risultati. Con l'aggravante di questo calvario di disposizioni, parziali e a getto continuo, che crea sconcerto fra i cittadini, divisione tra le categorie, tensioni sociali. In più non si è data a tutti i cittadini la percezione della drammaticità della situazione, spingendo tante persone, anche per la mancanza di controlli rigorosi ed efficaci, verso comportamenti di lassismo o di vera e propria irresponsabilità.
Avevamo chiesto al Governo tre cose precise:
1) Misure immediate di ristoro o di detassazione
2) Congedi parentali per le madri lavoratrici dipendenti, con retribuzione piena e bonus baby sitter per le lavoratrici autonome.
3) Misure omogenee e semplici su tutto il territorio nazionale, dato che il contagio è ormai diffuso in tutto il paese.
Queste richieste non sono state accolte. Si assumerà il Governo la responsabilità sanitaria e sociale conseguente alle sue scelte, sempre ritardate, e sempre parcellizzate.
Fonte: Il Vescovado
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