Tu sei qui: CronacaContratto di quartiere, Pregiato cambia volto
Inserito da (admin), mercoledì 19 ottobre 2005 00:00:00
Prende il via il contratto di quartiere che ridisegnerà l'intera frazione di Pregiato. Ieri mattina, nell'aula consiliare di Palazzo di Città, si è svolta la conferenza di servizi cui hanno partecipato i delegati degli enti pubblici, i rappresentanti delle 35 associazioni ambientaliste, culturali e sociali invitate dal Comune, i proprietari dei terreni che metteranno a disposizione alcuni lotti ed i 4 privati che hanno aderito al contratto con propri progetti ed investimenti. Con l'eliminazione e la riqualificazione dei campi containers, le infrastrutture e gli interventi dei privati, ammonteranno a circa 40 milioni di euro le opere che saranno realizzate nella più popolosa frazione della Vallata, con ricadute in termini di servizi, viabilità ed occupazione per tutta la città. «La conferenza di servizi - afferma Antonino Attanasio, dirigente Settore Urbanistica - era necessaria per l'approvazione della variante al Piano regolatore generale da parte della Regione, che dovrebbe deliberare entro un mese o al massimo per la fine dell'anno». L'urbanizzazione dell'area comprenderà una risistemazione della viabilità, che risolverà definitivamente il problema dell'imbuto e del doppio senso di marcia di via Luigi Ferrara, grazie alla realizzazione di un nuovo asse viario, un nuovo arredo urbano con verde attrezzato, parcheggi, una rete fognaria, oltre ad interventi di edilizia residenziale sperimentale, con la realizzazione di 48 mini alloggi da 45 metri quadri e 18 da 95 con tecniche di bioedilizia ed architettura bioclimatica. Altri 30 appartamenti saranno costruiti dall'Iacp (Istituto autonomo case popolari). L'intervento privato più rilevante è la realizzazione del centro San Nicola di Gaetano Aliberti per l'assistenza domiciliare integrata - costo 14.744,600 euro - che darà lavoro a circa 150 persone, più altre 75 circa nell'indotto. Sulla regolarità delle procedure adottate, però, avanza dubbi il rappresentante di "Italia Nostra" ed ex assessore comunale, Francesco Santoro: «Alla soddisfazione di vedere finalmente partire un progetto nato durante il mio assessorato ed a cui ho personalmente partecipato, devo però rilevare che non c'è stata una valutazione dell'impatto ambientale, così come previsto dalla legge regionale e come noi consideriamo necessario per la legittimità degli atti». «È una procedura - risponde Attanasio - che non rientra nella vecchia legge regionale cui fa riferimento il contratto di quartiere, ma che è comunque inclusa nello studio sugli effetti del progetto sull'ambiente, redatto e trasmesso alla Regione».
Fonte: Il Portico
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