Tu sei qui: CronacaCoronavirus, ecco la bozza dl misure economiche
Inserito da (redazionelda), venerdì 13 marzo 2020 09:44:02
Quarantena equiparata alla malattia, incentivi per la produzione di mascherine, incremento del personale medico e infermieristico, cassa integrazione in deroga estesa a tutti i lavoratori dipendenti e uno stanziamento di 4 milioni di euro per l'Istituto superiore di sanità. Sono questi alcuni dei provvedimenti, attualmente allo studio, contenuti in una bozza - ancora suscettibile di modifiche - del decreto legge con le misure economiche anti-coronavirus
I periodi di quarantena con sorveglianza attiva o di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva saranno equiparati alla malattia, certificata dal medico curante. Lo prevede la bozza del nuovo decreto anti-Coronavirus, ancora in via di definizione, che pone a carico dello Stato, anziché a Inps e datori di lavoro, i costi per i lavoratori privati in malattia.
Tra le misure al vaglio, anche una per incrementare la produzione di mascherine. Per "assicurare la produzione e la fornitura di dispositivi medici e di protezione individuale, ai valori di mercato al 31 dicembre 2019 - si legge nella bozza - Invitalia è autorizzata a erogare finanziamenti mediante contributi a fondo perduto e in conto gestione, nonché finanziamenti agevolati, alle imprese produttrici". Sarà la Protezione civile a definire e avviare la misura. I dispositivi andranno con priorità ai medici e agli operatori sanitari.
Secondo la bozza, ancora non definitiva, per far fronte alle esigenze di sorveglianza epidemiologica e di coordinamento connesse alla gestione dell'emergenza Coronavirus, ivi compreso il reclutamento di personale, lo stanziamento dell'Istituto superiore di sanità è incrementato di 4 milioni di euro.
Inoltre, la bozza prevede un incremento del personale medico e infermieristico con 320 unità di personale militare, di cui 120 medici e 200 infermieri. Nel testo anche l'aumento delle risorse umane dell'Inail, con l'assunzione a tempo determinato di 200 medici specialisti e di 100 infermieri da impiegare assistenza e cure ambulatoriali agli infortunati sul lavoro.
La cassa integrazione in deroga, secondo la bozza ancora in fase di lavorazione, viene estesa a tutti i lavoratori dipendenti, anche agricoli, non coperti dalla cig ordinaria e non tutelati da Fondi di solidarietà. La misura, ancora in via di definizione, vale per la durata dello stop lavorativo e non più di nove settimane. La relazione tecnica stima che possano essere interessati 2,6 milioni di lavoratori con stipendio medio di 1259 euro ma che possa essere la metà di loro a richiederla.
La Protezione Civile fino al 31 luglio o fino a fine emergenza potrà disporre "la requisizione in uso o in proprietà, da ogni soggetto pubblico o privato, di presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché di beni mobili di qualsiasi genere" per assicurare "le forniture" e "implementare il numero di posti-letto specializzati" per la cura del Coronavirus. Secondo la bozza, è possibile la requisizione "temporanea" di alberghi o beni immobili per ospitare persone in quarantena.
Fonte: Il Vescovado
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