È partito alle 10,45 il corteo di protesta contro il recente provvedimento di soppressione dei servizi di chirurgia del presidio ospedaliero Costa d'Amalfi.

Circa duecento manifestanti, di tutte le età, si sono diretti verso l'ospedale di Castiglione. È stato un corteo pacifico, animato da cartelli e striscioni, e regolato dai vigili urbani di Amalfi e Ravello. Ha sfilato snodandosi sulla sola corsia di destra in modo tale da consentire al traffico di scorrere a senso alternato.

Nel corteo nessun amministratore della Costiera, soltanto Andrea Cretella, presidente dell'associazione Tribunale per i Diritti del Malato della Costa D'Amalfi.
Presente anche don Michele Fusco, parroco di Amalfi, e tanti giovani, anche molto attivi.

"La sanità deve migliorare, non peggiorare ", "L'ospedale non si tocca", "Senza sanità non c'è dignità", "La nostra voce un ruggito" questi alcuni degli slogan che campeggiano sugli striscioni, a dimostrazione che il tema è fortemente sentito dagli abitanti della Costiera.

Giunti davanti al presidio, Andrea Cretella è intervenuto declamando che «una vita non vale certo il risparmio di un milione di euro» e che «il diritto alla vita non si può tagliare con una firma».

Il corteo si è sciolto alle 11,30 e il traffico è tornato alla normalità. Le aspettative erano quelle di una più ampia partecipazione, ma in Costiera non è ancora radicata la cultura di manifestare per tutelare i propri diritti.