Nel corso della consueta diretta social del venerdì, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha fatto il punto dell'emergenza Covid-19, focalizzandosi inizialmente sullo sciacallaggio politico contro la Campania.

«Qui nessuno litiga con nessuno: - esordisce De Luca - l'unico a litigare è un funzionario di Napoli che passa il tempo a litigare con se stesso. Gli ispettori che sono venuti in Campania per conto del Governo non ci hanno dato i loro rapporti. Noi Regioni non sappiamo nulla, ma invece occorre chiarezza. Come fai a collaborare con un Ricciardi che parla e smentisce quello che fa Speranza? Non è accettabile questa confusione. Anche Spadafora si è reso scorretto e si è comportato da sciacallo: anche Bonafede, il ministro della Giustizia, definito "Ministro Bonanotte", ci ha attaccati. Anche Di Maio ha fatto lo sciacallo. I 5 Stelle hanno fatto di tutto per avere un commissario in Campania. Vi immaginate in Campania la stessa situazione della Calabria? A queste persone rinnovo l'invito di fare una sfida in diretta.

In Campania abbiamo fatto un triplo miracolo. Siamo usciti dal commissariamento, abbiamo salvato la Campania nella prima epidemia. La nostra Regione ha mantenuto il numero più basso di deceduti. Il terzo miracolo lo stiamo facendo ora, salvando la Campania che è la regione più a rischio e con migliaia dipendenti nella sanità in meno rispetto a Veneto, Piemonte e Lombardia.

Ad oggi siamo la Regione più tutelata d'Italia. Per quanto riguarda le terapie intensive, oggi la Campania ha un tasso di occupazione del 29%. In regione la percentuale tra tamponi e positivi è scesa dal 16% al 15%. Il Governo non c'entra niente, c'entrano le misure che abbiamo preso nelle scorse settimane.

A parte qualche chiusura dei negozi, ma qualcuno può dire seriamente che qui in Italia abbiamo la zona rossa? In Campania abbiamo istituito la zona rosé. La zona "fiorin fiorello l'amore è bello vicino a te". Dai! Dobbiamo avere carità cristiana in questo periodo».