Nei giorni scorsi, il premier britannico Boris Johnson ha confermato l'intenzione di procedere dal 19 luglio all'allentamento delle restrizioni anti Covid-19, riaprendo locali notturni e ponendo fine al distanziamento sociale e all'uso obbligatorio della mascherina nei locali pubblici al chiuso. Una decisione che fa discutere, alla luce dei 32.551 nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore e della situazione legata alla nuova variante Delta (o indiana).

In una lettera pubblicata su "Lancet", 122 medici e scienziati di oltre una dozzina di Paesi hanno allertato Johnson, sottolineando che la scelta di allentare le restrizioni è «pericolosa e prematura». Si tratta di «un esperimento pericoloso, illogico e anti etico», scrivono i medici, che sottolineano come la riapertura in coincidenza con la diffusione della variante Delta possa «fornire terreno fertile all'emergere di nuove varianti resistenti ai vaccini» e avere un impatto significativo sul servizio sanitario e sul personale esausto che deve ancora riprendersi dalle ondate precedenti. Ma non solo. Gli oltre 100 medici e scienziati firmatari della lettera temono che «la trasmissione non attenuata del virus colpirà in modo sproporzionato i bambini e i giovani non vaccinati che hanno già sofferto molto» e che conseguentemente «gli alti tassi di trasmissione nelle scuole e nei bambini porteranno a significative interruzioni dell'istruzione». Inoltre, scrivono i medici, «poiché le comunità svantaggiate sono più esposte e più a rischio di Covid-19, queste politiche continueranno a influenzare in modo sproporzionato le disuguaglianze più vulnerabili ed emarginate». Alla luce di questi «gravi rischi», nella lettera si chiede che il «governo britannico ritardi la completa riapertura fino a quando a tutti, compresi gli adolescenti, non sarà stata offerta la vaccinazione» e che «adotti misure urgenti per proteggere i cittadini, bambini compresi». «Ciò garantirà che tutti siano protetti e renderà molto meno probabile che avremo bisogno di ulteriori restrizioni o blocchi in autunno», concludono i medici nella lettera.

E intanto domenica è prevista a Londra la finale di Euro 2020 tra i padroni di casa dell'Inghilterra e l'Italia (con 60mila tifosi sugli spalti).

Foto: Boris Johnson

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