Dopo settimane di confronto e di trattative, il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ha perfezionato l'accordo per l'acquisto del vaccino russo Sputnik V sviluppato dal centro Gamaleya. Questo vaccino è stato approvato in 56 Paesi in tutto il mondo, nel continente europeo in Ungheria, Slovacchia e San Marino, ma non in Europa. Ecco perché, nel corso del suo intervento al centro di emodialisi di Camposano, in provincia di Napoli, De Luca ha sollecitato il Governo italiano ad impegnarsi per far sì che l'Ema e l'Aifa «verifichino i vaccini in tempi rapidi, non nell'arco di mesi».

«È indispensabile, a questo punto, che le Agenzie di controllo si diano tempi rapidi di verifica e di decisione, adeguati alla gravità della pandemia», chiosa il presidente campano.

Stefano Bonaccini (presidente della Conferenza delle Regioni) non è però d'accordo con De Luca: «Nessuna Regione italiana può acquistare i vaccini per conto proprio, per come stanno le regole oggi, se le regole cambieranno vedremo. Sicuramente nessuna Regione può acquistare vaccini senza l'autorizzazione degli enti regolatori che vigilano su sicurezza ed efficacia».

Anche Pierpaolo Sileri (viceministro della Salute), ha contestato il presidente della Campania: «Il mercato ha due regole, nessun vaccino può essere acquistato senza il via libera dell'Aifa, anche volendolo prendere non si può né distribuire né acquistarlo. De Luca non può dare un farmaco senza approvazione ai suoi pazienti, è un farmaco non validato. Secondo motivo è che non possiamo muoverci in ordine sparso».