Scopre un ladro nel proprio deposito, cerca di fermarlo, ma il malvivente accelera e lo investe: è successo lunedì, intorno alle ore 19, ad un 55enne cavese, proprietario di un locale adibito a deposito di materiale edilizio in via Michele Di Florio.

Un colpo studiato nei minimi dettagli, quello di A.V., 31enne cavese, che, incurante del fatto che fosse ancora giorno, si era introdotto nel deposito con la propria vettura ed aveva raccolto un'ingente quantità di grondaie in rame allo scopo di rivenderle. Il ladro non aveva, però, fatto i conti con l’audacia della coraggiosa vittima, che, richiamata da strani rumori, ha scoperto il malvivente sul fatto ed ha cercato di fermarlo, battendo i pugni sul cofano della vettura e sbarrandogli la strada.

Il 31enne non si è perso d’animo e, incurante dell’incolumità dell’uomo, ha accelerato, scaraventandolo a terra dolorante. Rabbia e paura hanno fatto il resto: il malcapitato ha immediatamente allertato il 113 e, salito a bordo della propria vettura malgrado il dolore lancinante al ginocchio, si è messo all’inseguimento del giovane, ritrovandolo dopo qualche minuto in via Gaudio Maiori mentre era intento a piazzare la refurtiva ad una ditta specializzata nel riciclaggio.

Colto sul fatto per la seconda volta nel giro di pochi minuti, il ladro ha nuovamente tentato la fuga, ma il tempestivo intervento degli uomini del Commissariato di Polizia, diretto dal vicequestore Pietro Caserta, ha pregiudicato ogni speranza del malvivente di farla franca. Il 31enne è stato arrestato per rapina impropria e, oltre a vedersi sequestrata la vettura su cui viaggiava, si è anche "beccato" una denuncia in stato di libertà per guida senza patente.

Fortunatamente, "solo" 5 i giorni di prognosi a causa di una lieve contusione al ginocchio per la coraggiosa vittima, che ha ricevuto le cure del caso all’ospedale "Santa Maria dell’Olmo" di Cava de’Tirreni. Per lui, però, la grossa soddisfazione di aver contribuito in modo determinante all’arresto del malvivente ed alla salvaguardia dei propri beni. A.V. si trova ora nella casa circondariale di Fuorni, dove rimane a disposizione dell'autorità giudiziaria.