Tu sei qui: CronacaDvd falsi e coca, le bancarelle del proibito
Inserito da (admin), venerdì 28 ottobre 2005 00:00:00
Allarme extracomunitari per l'infiltrazione di personaggi provenienti dal Nord Africa, che, insieme all'ultima visione cinematografica pirata, forniscono anche il companatico sotto forma di bustine di polvere bianca. Chi ha notato gli strani movimenti è certo che si tratti di smercio di droga. I venditori sono diventati una presenza abituale in città, ricercatissimi da ragazzini ed adulti per accaparrarsi le prime visioni di film non ancora proiettati nei cinema cittadini, il gioco più nuovo per la play station o il computer, ma anche i software più aggiornati per ogni esigenza informatica. Da qualche tempo, però, si vedono facce nuove. «Me lo ha fatto notare un amico. Eravamo in Piazza Duomo - afferma un ragazzo - ed un extracomunitario di colore, dal fisico robusto, aveva piazzato la sua bancarella di cartone all'altezza del portone che collega il Corso con la Statale 18. Ad un certo punto, ad un giovane che aveva scelto probabilmente un film o un gioco per play station, l'uomo ha allungato anche una bustina con una sostanza bianca, nascondendola sotto il film. L'operazione è stata fulminea. Ce ne siamo accorti perché ci siamo messi ad osservare la scena attentamente, ma ad un occhio distratto la cosa sarebbe passata assolutamente inosservata». Si tratta, con ogni probabilità, di infiltrati che approfittano del mercato clandestino, che si svolge tutte le sere e nei giorni festivi (anche di mattina) sotto i pilastri dei portici del centro storico e nei vicoli, per smerciare indisturbati droga a chi, evidentemente, è già a conoscenza del giro e dell'extracomunitario giusto. «Non sono i soliti volti conosciuti - racconta chi li ha visti - diventati ormai punto di riferimento fissi per molti cavesi, ma si fanno trovare, con ogni probabilità, in determinati posti ed in determinati giorni, per chi sa dove e quando recarsi a fare la spesa proibita». Un fenomeno, quello della vendita di cd e dvd clandestini, che finora non aveva dato adito a sospetti, anzi era "tollerato" dalle Forze dell'Ordine, oltre che ricercato da chi non si può permettere di pagare i prezzi altissimi dei prodotti in vendita regolarmente. Ora si sta trasformando in un mercato sospetto.
Fonte: Il Portico
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