È stato d'allarme per l'abnorme proliferazione dei cosiddetti "pidocchi dei platani". Da una quindicina di giorni, infatti, tutti i cavesi che abitano nei pressi dei viali alberati devono fare i conti con quest'ospite indesiderato, che non è un vero e proprio pidocchio, ma un insetto molto piccolo, alato e fastidioso, che si insinua tra gli abiti e causa leggeri pruriti ed arrossamenti alla pelle. «È un problema - denuncia Rita D'Amico - che ci crea molti disagi. Da giorni combattiamo una lotta impari. Non possiamo stare con finestre e balconi aperti. Ce li ritroviamo addosso, nelle stanze, sui panni messi ad asciugare». Sono diversi anni che nei periodi estivi scoppia il caso, ma non è mai stato preso alcun provvedimento. «Lo scorso anno - continua la signora Rita - ho sollevato lo stesso problema, ma le proteste non ebbero nessuna risposta. Solo l'inverno risolse la situazione. Quest'anno ci risiamo, segno che nessuna precauzione è stata adottata per tempo». «Credo che si sarebbe dovuto intervenire - afferma Enzo Maiorino - nei mesi di aprile e maggio per eliminare le larve, facendo un'azione preventiva. Dal Comune, invece, mi hanno risposto che stanno ancora cercando un prodotto adatto per una disinfestazione. E fino ad oggi che cosa hanno fatto? Sono anni che si ripete questo fenomeno. Se non sono capaci di risolvere neppure questi problemi, se ne andassero a casa. Io, intanto, abito al terzo piano sulla Statale 18 e sono costretto, con questo caldo, a tenere balconi e finestre chiuse». Questo tipo di insetto è resistente ai soliti prodotti chimici, per cui sono stati cercati altri disinfestanti, che siano sicuri, però, per le persone. L'irrorazione sul fogliame dovrebbe avvenire a giorni.