Tu sei qui: CronacaE' morto Gore Vidal, aveva lasciato il cuore a Ravello nel luogo "più bello del mondo"
Inserito da (Admin), mercoledì 1 agosto 2012 06:27:30
Se n'è andato in punta di piedi, ma la notizia era ormai nell'aria. Gore Vidal, il noto saggista americano, tra i giganti della cultura a stelle e strisce è morto nella sua casa di Hollywood Hills alle 18 e 45 (ora locale) di ieri, martedì 31 luglio, all'età di 86 anni, in seguito alle complicazioni di una polmonite.
A comunicarcelo, nel cuore della notte, suo nipote Burr Steers con il quale siamo in stretto contatto.
Capace di un'acuta osservazione della realtà, Vidal con i suoi romanzi, racconti e saggi ha sempre offerto una visione non convenzionale e audace del mondo; a soli 22 anni, aveva cominciato a stupire la comunità letteraria americana con il suo romanzo «La Statua di Sale». Gore Vidal è considerato uno dei giganti della letteratura americana, al livello di Norman Mailer e Truman Capote.
Era noto per la sua vita sociale e sentimentale flamboyant. Ha scritto 25 romanzi, saggi, spettacoli teatrali che hanno riscosso grande successo a Broadway, sceneggiature e film per la televisione. Gore Vidal, che non nascondeva nei suoi libri le sue idee politiche molto nette, aveva più volte tentato senza successo di candidarsi per cariche politiche. Adorava partecipare ad accesi dibattiti televisivi ed era apparso anche nel film Roma di Federico Fellini.
Cittadino onorario di Ravello, Vidal ne fece la sua Itaca: nella città della musica vi giunse per la prima volta nel lontano 1948; alloggiò presso l'hotel Caruso e in seguito, più di una volta vi fece ritorno, fino a quando, nel 1972, acquistò Villa Rondinaia, incantevole dimora di 465 metri quadrati realizzata negli anni venti del secolo scorso per la figlia di Lord Grimthorpe, fondatore dell'adiacente Villa Cimbrone.
Qui preferiva trascorrere gran parte dell'anno, 'rinchiuso' in compagnia della sola quiete del luogo, l'ideale per immergersi nella riflessione politica e dedicarsi pienamente alla scrittura.
E proprio dallo studio della Rondinaia sono venute alla luce opere come "Burr" o come l'autobiografia "Palinsesto"; probabilmente l'ultima opera partorita da Vidal a Ravello è "Perpetual war for perpetual peace", una raccolta di saggi e riflessioni sull'America post 11 settembre.
In circa trent'anni l'eremo a picco sul golfo di Salerno ha ospitato personaggi di caratura internazionale del calibro di Italo Calvino, Gianni Agnelli, Paul Newman James Taylor, Hillary Clinton, Rudolf Nureyev, Sting, Bruce Springsteen, Rupert Everett e Susan Sarandon tanto per fare qualche nome.
Gore Vidal è stato tra quei grandi illuminati che hanno contribuito alla diffusione dell'immagine di Ravello nel mondo, definito da egli stesso "il luogo più bello del mondo", cittadina che nel 1983 lo insignì della cittadinanza onoraria. L'ultima visita nel luglio del 2010. L'85enne saggista, fortemente critico con i precedenti presidenti americani, nel 2004 subì un delicato intervento chirurgico ad un ginocchio, e la successiva riabilitazione non bastò a riportarlo nelle condizioni di poter raggiungere con facilità il viale della su Rondinaia.
Quindi l'obbligata scelta della vendita, condizionata soprattutto dalla scomparsa del compagno di una vita, Howard Austen, avvenuta nel 2003. Nel 2006 la vendita definitiva ad una cordata di imprenditori locali capeggiata dall'albergatore Vincenzo Palumbo per 12 milioni di euro.Vidal non ha mai scritto una vera e propria opera su Ravello. Tuttavia, molteplici sono le testimonianze.
La più significativa sembra essere questa, del 1976:«Mi fu chiesto da una rivista americana quale era il luogo più bello che io avessi mai visto in tutti i miei viaggi, e io ho risposto: il panorama del belvedere di villa Cimbrone in un luminoso giorno d'inverno, quando il cielo e il mare sono così vividamente azzurri che non è possibile distinguerli l'uno dall'altro. Considero come un segno di buona fortuna il fatto che ora vivo a Ravello per un periodo dell'anno».
E ancora:«La gente nativa di Ravello rimane meravigliata quando io le dico quanto questa città sia famosa nel mondo, partico-larmente nella letteratura, e ancora in special modo nella letteratura moderna. Il più grande narratore inglese, D. H. Lawrence, fu qui.
E vi stette anche uno tra i maggiori scrittori francesi, André Gide; e naturalmente Riccardo Wagner. Questi magnificamente rispecchiarono tutti, se pur in brevi tratti, nelle loro opere, il verde intenso, il blu trasparente, il grigio delle pietre di tufo, la stupenda atmosfera; e ognuno avvertì, con diletto, il fine equilibrio che qui la natura è talvolta capace di far continuare fuori dal vecchio centro della terra, il Mediterraneo».
L'ultima volta di Vidal a Ravello fu nell'estate del 2010.
Fonte: Il Vescovado
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