Tu sei qui: CronacaElementari Epitaffio, genitori in rivolta
Inserito da (admin), giovedì 18 settembre 2003 00:00:00
I genitori degli alunni delle elementari dell'Epitaffio sono intenzionati a non mandare a scuola i propri figli se l'Amministrazione comunale non risolverà a breve i disagi dovuti al trasporto scolastico. La vicenda ha avuto inizio verso la fine del mese di agosto, quando sono partiti i lavori di ampliamento dell'edificio scolastico di via Epitaffio. Lavori che dovrebbero terminare, salvo imprevisti, il 30 marzo 2004. Il ritardo con cui Comune e vertici scolastici hanno affrontato il problema della dislocazione in altri plessi delle 8 classi ha portato a soluzioni approssimative e ad accese polemiche fra i genitori e gli organi comunali e scolastici. La prima e le seconde elementari sono state provvisoriamente sistemate presso le confinanti scuole materne di via Epitaffio, mentre terze, quarte e quinte sono state assegnate ai plessi di Santa Lucia, Santa Maria del Rovo e San Giuseppe al Pozzo. Rimaneva da risolvere il problema del trasporto dei bambini. Il Comune dapprima ha proposto di introdurre un ticket, poi ha messo a disposizione dei circa 100 bambini un solo minibus, che porterebbe a destinazione gli alunni dopo mezz'ora. Un ritardo da recuperare alla fine dell'orario canonico. Ma la cosa che più ha inviperito i genitori è stato l'abbandono più completo, davanti al plesso dell'Epitaffio, in cui i bambini sono lasciati la mattina prima che arrivi il minibus. «Abbiamo valutato altre soluzioni», afferma l'assessore alla Pubblica Istruzione, Pasquale Santoriello. Infatti, il I Circolo didattico, retto dal dirigente Ester Cherri, limitando la programmazione interna dei propri alunni, ha messo a disposizione due aule, insufficienti, però, a coprire l'intero bisogno. «Entro sabato - conclude Santoriello - metteremo a disposizione del IV Circolo le due aule della "Don Bosco", mentre l'Amministrazione sta valutando diverse ipotesi, che andranno ad eliminare il ritardo nel trasporto degli alunni. Con questo, credo che si possano evitare forme di proteste estreme e dannose solo ai bambini». Resta inspiegabile, comunque, il grave ritardo, sia dell'Amministrazione comunale che dei dirigenti scolastici, con cui è stato affrontato il problema. «I lavori di ampliamento dell'edificio - afferma un genitore - sono iniziati pochi giorni prima dell'inizio del nuovo anno scolastico e le famiglie sono state avvisate ancora più in ritardo».
Fonte: Il Portico
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