Sono stati costretti a chiamare i Carabinieri la scorsa notte i parenti dell'uomo della Costa d'Amalfi ricoverato d'urgenza all'Ospedale Ruggi di Salerno.

Dalle 4 e 45 del mattino, per circa un'ora il degente, proveniente dal presidio ospedaliero della Costa d'Amalfi presso cui aveva ricevuto le prime cure, ha dovuto attendere prima d'essere "accettato" presso il nosocomio salernitano. L'inspiegabile attesa ha scatenato l'ira dei parenti dell'uomo, un 73enne di Minori, che si sono rivolti alle Forze dell'Ordine per accelerare l'accesso del loro congiunto a cui era stata diagnosticata, a Castiglione, un' emorragia cerebrale.

Poi, alle 4, la corsa disperata in ambulanza di tipo A con l'unico rianimatore presente in Costiera, verso il Ruggi di Salerno. Qui i sanitari del Pronto Soccorso non avrebbero accettato il degente tenendolo in stand-by per circa un'ora su una barella nei corridoi. E' allora che i familiari hanno telefonato ai Carabinieri: dopo poco più di un'ora l'uomo è stato è stato accettato e successivamente ricoverato, intorno alle 6, presso il reparto di Neurologia. Inoltre il presidio di Ravello è rimasto senza rianimatore per più di tre ore. Non si spiega il motivo per il quale l'ambulanza sia rientrata a Castiglione poco prima delle 7.

LA REPLICA DELL'AZIENDA OSPEDALIERA RUGGI

Nella notte tra sabato e domenica, alle ore 4.40, è giunto al Pronto Soccorso del Plesso Ruggi in trasferimento dall'Ospedale di Castiglione di Ravello un uomo di 73 anni originario di Minori in emorragia cerebrale. Il paziente non era intubato, era vigile ed orientato, ed ha avuto accesso immediato alla stanza dei Codici Gialli dove è stato sottoposto a visita specialistica neurologica e neurochirurgica, secondo quanto previsto dalle linee guida nazionali ed internazionali. Escluso l'interesse di natura chirurgica della patologia di base, il paziente alle ore 6.00 è stato accolto nell'Unità Operativa di Neurologia.

Non risulta a questa Direzione Strategica alcun intervento dei Carabinieri.