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Cronaca

Pomigliano d'Arco, Nola, truffa, frode, ticket

False prescrizioni di farmaci ed esami di laboratorio: 17 indagati a Pomigliano d’Arco per truffa al Servizio Sanitario Nazionale

Sono 17 gli indagati - tra medici, farmacisti, titolari di laboratori di analisi e informatori scientifici - a cui sono state notificate altrettante misure cautelari.

Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 15 dicembre 2023 09:08:55

Il 12 dicembre i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale di Nola, su richiesta della Procura nolana, nei confronti di 17 persone indagate, a vario titolo, per truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati, corruzione e associazione per delinquere.

Secondo l'ipotesi accusatoria, a Pomigliano d'Arco, "professionisti di uno studio medico associato di medicina generale e i titolari di 6 farmacie, si accordavano tra loro e, in taluni casi, con gli informatori scientifici, interessati all'azzeramento delle giacenze di magazzino dei prodotti sponsoriz­zati, per l'emissione e l'accettazione di ricette mediche per prodotti farmacologici intestate a pazienti esenti dal pagamento del ticket ed aventi a oggetto farmaci che non venivano concretamente consegnati ai formali beneficiari".

Le ricette "venivano materialmente compilate in formato cartaceo o telematico dal personale dipendente dello studio medico o dal personale delle farmacie", il personale delle farmacie prelevava le "fustelle dalle confezioni dei farmaci e le apponeva sulle ricette false, che venivano poi inviate all'Asl competente, ai fini dell'erogazione della compensazione economica dei farmaci, solo apparentemente commercializzati". I farmaci senza fustella e ovviamente non dispensati, "venivano temporaneamente accumulati e custoditi presso le farmacie compiacenti per poi essere ritirati dal medico di base o dai dipendenti dello studio".

Una seconda attività, secondo le ipotesi investigative, consisteva nell'emissione di "false ricette per esami ematochimici in favore di soggetti esenti dal pagamento del ticket sanitario, diversi dagli effettivi finitori delle prestazioni sanitarie pre­scritte, ed in aggiunta contenenti l'indicazione di esami non eseguiti, ulteriori e più costosi rispetto a quelli richiesti o necessari alle esigenze del paziente". In questo modo, i fondi regionali assegnati alle varie strutture sanitarie convenzionate, si esaurivano nei primi giorni del mese, pertanto "un elevato numero di contribuenti a pagare, di tasca propria, gli esami clinici che gli sarebbero spettati a titolo gratuito o con la partecipazione alla spesa". In questa frode, oltre ai medici risultano coinvolti infermieri e titolari e gestori dei centri diagnostici.

Tra i reati quello di falsificazione delle prescrizioni mediche e di corruzione, contestati al titolare di una farmacia e ai titolari dello studio medico, autori delle false prescrizioni.

Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Nola ha quindi emesso un'ordinanza con la quale è stata disposta la misura reale del sequestro preventivo delle somme che costituiscono il profitto delle condotte di truffa nonché l'applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 17 persone, tra le quali: un medico di base, sottoposto agli arresti domiciliari; due medici di base sospesi dal pubblico servizio/ufficio connesso con l'esercizio della professione medica in convenzione con il S.S.N., per la durata di 1 anno; sette farmacisti sospesi dall'esercizio della professione, per la durata di 1 anno; due legali rappresentanti di centri diagnostici destinatari del divieto di contrattare con la Pubblica Am­ministrazione, per la durata di 1 anno; un ex farmacista e due informatori scientifici del farmaco, destinatari del divieto di dimora nel comune di Pomigliano d'Arco; due infermieri, sospesi dall'esercizio della professione per conto di enti pubblici e/o privati conven­zionati con il S.S.N., per la durata di 1 anno.

Fonte: Il Vescovado

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