Tu sei qui: CronacaFalsi crediti d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno per oltre 11 milioni di euro: maxi sequestro tra Caserta e Napoli
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 19 settembre 2025 13:29:38
Il 18 settembre, militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Caserta, all'esito di attività investigative dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo "impeditivo", emesso dal G.I.P. del citato Tribunale, di crediti d'imposta per gli Investimenti nel Mezzogiorno per un ammontare di oltre 11 milioni di euro nei confronti di 14 società ubicate principalmente tra le province di Napoli e Caserta e dei rispettivi rappresentanti legali, responsabili, a vario titolo, del reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.
L'esecuzione del provvedimento ad opera della Compagnia della Guardia di finanza di Capua costituisce l'epilogo di un'articolata attività d'indagine, che ha consentito di disvelare, anche attraverso l'ausilio di indagini tecniche e bancarie, - sebbene nella fase embrionale delle indagini preliminari - un complesso meccanismo fraudolento utilizzato dagli indagati e consistente nella generazione di crediti d'imposta fittizi attraverso l'emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e simulazioni negoziali per consentire ai terzi soggetti beneficiari di utilizzare in compensazione i crediti d'imposta fittizi ricevuti da società cartiere o prossime al fallimento, azzerando pertanto qualsivoglia onere tributario.
Nello schema delittuoso posto in essere, attraverso professionisti e soggetti "prestanomi" compiacenti, le società cartiere acquisivano da altre società cartiere o prossime al fallimento brevetti inesistenti, che venivano poi utilizzati per presentare delle comunicazioni per la fruizione di crediti d'imposta per Investimenti nel Mezzogiorno (C.I.M.). Questi venivano successivamente trasferiti a terzi soggetti economici, attraverso cessioni di rami d'azienda o l'emissione di fatture, potendo essere a loro volta utilizzati in compensazione d'imposta, consentendo l'evasione dei tributi.
L'odierna attività condotta, che fa seguito ad un ulteriore provvedimento di sequestro già eseguito a luglio, ha consentito di sottoporre a vincolo cautelare i crediti d'imposta fittizi ancora giacenti nei cassetti fiscali degli operatori economici individuati e di interrompere così la circolazione e l'ulteriore utilizzo degli stessi in compensazione delle imposte dovute, arginando un grave nocumento per le casse dell'Erario.
Fonte: Positano Notizie
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