Tu sei qui: CronacaFalsi permessi per disabili, denunce a raffica
Inserito da (admin), martedì 26 aprile 2005 00:00:00
Avevano trovato un metodo semplice non solo per non pagare il parcheggio, ma anche per assicurarsi il posto libero dell'auto con facilità, duplicando e falsificando i permessi in deroga in favore dei disabili ed occupando gli stalli loro riservati. È quanto emerso nel corso di una serie di controlli effettuati dagli agenti della Polizia locale e dagli addetti della Cmep (Compagnia Metelliana Parcheggi), che hanno pizzicato una ventina di persone munite del falso contrassegno. Le verifiche effettuate hanno riscontrato, in una prima analisi, la non corrispondenza del tagliando con chi guidava o era, in quel momento, in auto. Il contrassegno, infatti, a Cava de'Tirreni viene rilasciato dopo un'istruttoria da parte del Comando della Polizia Municipale, in seguito ad una certificazione da parte dell'Asl che attesta le difficoltà di deambulazione del richiedente. L'attestato è strettamente personale ed il disabile lo può portare con sè anche se dovesse usufruire di macchine diverse e non personali, ma l'anomalia riscontrata è proprio la mancanza della persona con problemi motori. I fermati, per i quali potrebbe scattare addirittura una denuncia penale per truffa e falsificazione di documenti, non erano e non avevano a bordo alcun disabile. Ad agevolare la truffa, le moderne tecnologie che permettono facili falsificazioni. I nuovi scanner, le stampanti fotografiche e le fotocopiatrici a colori, infatti, consentono una duplicazione pressoché perfetta. La possibilità di parcheggiare senza pagare e l'utilizzo degli spazi riservati hanno evidentemente convinto molti a rischiare, tanto più che il contrassegno, oltre ad avere una durata di 5 anni, ha validità su tutto il territorio nazionale. Il compito è facilitato anche dal fatto che su di esso sono riportati, per motivi di privacy, solo il numero di concessione, la data di rilascio, quella di scadenza ed un timbro a secco del Comando della Polizia locale, che ne evidenzia il rilievo. Proprio questo particolare, oltre ad altre anomalie, come la posizione della carrozzina (il simbolo dell'handicap riportato sul documento), hanno insospettito non solo i Vigili, ma anche gli addetti al controllo della sosta della Cmep, che hanno evidenziato come il permesso personale diventava, in alcuni casi, di tutti i componenti della famiglia, ed anche oltre. "È una pratica, quella della duplicazione ed utilizzo da parte di persone non autorizzate, che comporta una denuncia penale con tutte le conseguenze del caso. I controlli a tappeto continueranno", afferma Giuseppe Ferrara, comandante della Polizia Municipale cavese.
Fonte: Il Portico
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