Tu sei qui: CronacaFarmacie di turno, una non basta
Inserito da (admin), venerdì 5 maggio 2006 00:00:00
Vomito, diarrea, disturbi gastrointestinali, dolori alle articolazioni e senso di spossatezza. Un'impennata inattesa per i virus influenzali, la cui diffusione, malgrado le temperature miti degli ultimi giorni, ha raggiunto livelli di guardia, mettendo a dura prova le scorte delle farmacie. E così, complici il ponte festivo e l'apertura di un'unica farmacia di turno per ben 3 giorni, alcune famiglie cavesi sono state costrette a raggiungere le città limitrofe per acquistare i farmaci antivirali. Il motivo? Le scorte di medicinali erano andate esaurite.
La denuncia arriva dal papà di una bimba di 10 mesi. Anche lei, come molti altri bambini cavesi - la fascia fino ai 14 anni è quella più esposta ai virus - si è ammalata. Dapprima dolori allo stomaco, poi conati di vomito, accompagnati dalla diarrea e dalla febbre alta. «Anche il resto della famiglia è stato contagiato - ha spiegato il papà, che desidera mantenere l'anonimato - Io sono rimasto 4 giorni a letto e sono stato costretto a farmi delle flebo per riprendermi. Lo scorso week-end, che coincideva con il ponte del 1° maggio, c'era una sola farmacia di turno, che è rimasta aperta per ben 3 giorni di seguito. Avevo bisogno dei farmaci per mia figlia, che il pediatra le aveva prescritto contro il vomito. Mi reco in farmacia e scopro che questi farmaci non erano disponibili. Le scorte erano andate esaurite, proprio in conseguenza della forte richiesta». L'unica soluzione possibile era cercare il farmaco altrove. «Mi sono messo in auto ed ho raggiunto Salerno, dove ho trovato il medicinale. Il disagio per me non è stato insuperabile, ma penso a coloro, ammalati o indigenti, che non hanno la possibilità di scegliere».
Già negli anni passati in città si era sollevato il problema: in molti chiedevano la presenza di almeno due farmacie di turno nei giorni festivi. «Di certo, l'epidemia influenzale ed il ponte festivo rappresentano una situazione di emergenza, ma il problema rimane». Chi pensava di aver già archiviato la stagione influenzale deve ricredersi, anche se questo colpo di coda dei virus ha colpito quasi solo i bambini più piccoli ed i ragazzi fino a 14 anni. A favorire la diffusione dei virus proprio il clima mite degli ultimi giorni, «che paradossalmente - spiegano i medici - ha fatto sì che la gente abbassasse le difese e si scoprisse più del normale, esponendosi agli sbalzi di temperatura ed ai cambiamenti repentini del tempo». Tra i bambini, la classe più esposta al rischio di contagio, febbre alta, dolori articolari, vomito e problemi gastrointestinali, si sono così diffusi con grande velocità, trasformando la primavera in una vera e propria insidia.
Fonte: Il Portico
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