Ultimo aggiornamento 6 ore fa S. Callisto I papa

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: CronacaFatture false per oltre 10,5 milioni di euro: a Pordenone denunciati 15 imprenditori cinesi

Cronaca

Fatture false per oltre 10,5 milioni di euro

Fatture false per oltre 10,5 milioni di euro: a Pordenone denunciati 15 imprenditori cinesi

Denunciati 15 imprenditori cinesi, di cui 14 attivi nel Friuli occidentale.

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 27 maggio 2025 08:26:46

I Finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone hanno denunciato 15 imprenditori cinesi, tra cui i titolari di 13 imprese attive nel Friuli Occidentale, per la presentazione, nelle dichiarazioni fiscali, di costi relativi ad operazioni inesistenti per oltre 10,5 milioni di euro.

L'indagine, condotta dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Pordenone, è stata coordinata dall'Ufficio di Venezia della Procura Europea, l'EPPO (European Public Prosecutor Office), Autorità Giudiziaria competente a perseguire i reati di carattere economico-finanziario che attentano alle risorse dell'Unione Europea.

Partendo da una approfondita analisi di contesto del territorio pordenonese, è emerso che 13 aziende locali, gestite da cittadini cinesi, avevano inserito, nella loro contabilità, fatture, per oltre 10,5 milioni di euro (cui corrisponde un'IVA pari a 5,5 milioni di euro), emesse da una serie ricorrente di operatori economici - per gran parte attestati in Lombardia - formalmente intestati a loro connazionali ma, in realtà, riconducibili ad un'unica regìa.

Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle - sia sul campo che attraverso l'esame di migliaia di documenti contabili, doganali e fiscali e centinaia di rapporti bancari e finanziari - hanno permesso di appurare che le decine di fornitori altro non erano che "scatole vuote", create per il solo fine di evadere l'IVA e abbattere il risultato d'esercizio su cui le "clienti" pordenonesi avrebbero dovuto pagare le imposte dovute allo Stato.

Le centinaia di fatture incriminate, dovevano, infatti, documentare l'acquisto, da parte delle 13 aziende denunciate, di abbigliamento e altra merce in realtà proveniente - con canali non tracciati - dalla Repubblica Popolare Cinese, ostacolandone, agli Organi accertatori, la reale ricostruzione del percorso per l'inesistenza, in Italia, di ogni struttura o riferimento.

Lo schema fraudolento è, infatti, quello tipico di una "frode carosello", in cui le aziende fornitrici non hanno sedi operative e/o logistiche né dipendenti; sono formalmente gestite da persone che, sino a poco prima (quando lavoravano) erano semplici fattorini o camerieri; risiedono agli stessi indirizzi e/o si affidano ai medesimi consulenti e, soprattutto, incrementano, in pochi mesi - senza mai versare imposte - il proprio volume d'affari, da pochi spiccioli a decine e decine di milioni di euro.

Le transazioni venivano inizialmente pagate con modalità tracciabili ma il denaro finiva, poi, all'estero, essenzialmente in Cina, così da celare l'effettivo beneficiario della frode.

I 14 amministratori delle 13 società sono stati denunciati per dichiarazione fraudolenta con uso di fatture false, mentre il principale ideatore della frode, un altro cittadino cinese, è stato segnalato per l'emissione dei documenti soggettivamente inesistenti.

All'Agenzia delle Entrate i Militari del Nucleo P.e.f. hanno segnalato un abbattimento della base imponibile IRES di oltre 10,4 milioni di euro ed un'evasione d'IVA di oltre 5,5 milioni di euro, proponendo la cessazione della partita IVA per le società "fittizie" coinvolte nella frode.

L'attività svolta si inquadra nel più ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria attuato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pordenone a contrasto delle frodi fiscali ed a tutela dei contribuenti onesti e delle imprese che rispettano le regole.

Fonte: Positano Notizie

Galleria Fotografica

rank: 10354101

Cronaca

Cronaca

Maiori, coppia di escursionisti smarrita sul sentiero 307a: salvati dai Vigili del Fuoco

Una passeggiata tra i sentieri della Costiera Amalfitana si è trasformata in un'esperienza difficile per una coppia di escursionisti, lui di Bolzano, lei di nazionalità canadese, che questa sera si è smarrita lungo il sentiero 307a, in località Vecite di Maiori. Intorno alle 18.30, la sala operativa...

Cronaca

Trani, sequestrato laboratorio di smalti con sostanza cancerogena vietata: oltre 12mila flaconi pronti per la vendita

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani ha convalidato il sequestro probatorio di un laboratorio per la produzione di smalti per manicure contenenti sostanza potenzialmente cancerogena, oltre 12.000 flaconi pronti per la vendita e una tonnellata circa di materia prima pronta per essere...

Cronaca

Nocera Inferiore, fiamme nel sottotetto di un palazzo: Vigili del Fuoco in azione

Paura nel pomeriggio di oggi a Nocera Inferiore, dove un incendio è divampato all'interno di un edificio, probabilmente a seguito di lavori in corso nello stabile. Le fiamme si sono sviluppate nel sottotetto, interessando in particolare la coibentazione del tetto, materiale che ha rapidamente alimentato...

Cronaca

Nocera Inferiore, incendio in un sottotetto: intervengono i Vigili del Fuoco

Paura nel pomeriggio a Nocera Inferiore per un incendio sviluppatosi in un sottotetto di un edificio. Le fiamme, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero divampate probabilmente a causa di lavori in corso all'interno dello stabile, coinvolgendo in particolare i materiali di coibentazione del tetto....