La Festa di Sant'Antonio spacca l'Amministrazione comunale ed incrina i rapporti tra il Palazzo ed il Convento dei francescani. Padre Gigino Petrone sbatte la porta ed abbandona l'incontro. I fatti: nella mattinata di ieri era stato fissato a Palazzo di Città un incontro tra una delegazione del Convento, guidata da padre Gigino, e gli assessori alla Sicurezza ed alla Cultura, Alfonso Senatore e Gianpio De Rosa, il comandante della Polizia Locale, Filippo Meluso, ed il dirigente Assunta Medolla.

Subito le prime scintille tra padre Gigino ed Alfonso Senatore. Il primo desideroso di dare alla festa di Sant'Antonio la dignità che merita e grande visibilità. Il secondo preoccupato per la sicurezza, ponendo seri ostacoli allo svolgimento della festa civile in Piazza San Francesco. Di qui le parole forti e la dura presa di posizione del padre francescano, che ha abbandonato la sala. Ma l'incontro è continuato.

«La Festa di Sant'Antonio - ha affermato il capo staff del sindaco, Carlo Panzella - come quella della Madonna dell'Olmo e la Festa di Montecastello, sono un patrimonio religioso e culturale della città, di qui la nostra attenzione e l'impegno per favorirne la crescita». Ma padre Gigino ha minacciato che rinuncerà alla Festa: «Piazza San Francesco è parte integrante della storia del Convento. La Festa di Sant'Antonio ormai è una realtà e certamente non si può all'improvviso eliminarla».