«È necessario un progetto serio ed un regolamento ben strutturato che salvi il centro storico dagli abusi e dall’incuria - dichiara Luigi Trotta, responsabile per il centro storico della Confesercenti - Ci vantiamo tanto del salotto buono della città, poi lo trasformiamo in squallida tendopoli da fiera e ad ogni occorrenza lo sfregiamo con luminarie da festa di paese».

Dopo le polemiche che hanno accompagnato la Festa patronale, conclusasi da pochi giorni, la Confesercenti ora passa all’azione, lanciando un questionario fra i 350 commercianti del borgo.

“Bancarelle sotto i portici o delocalizzazione in aree attrezzate?”, “Chiusura pomeridiana per la Festa patronale?”, “Luminarie lungo i portici?”: queste solo alcune delle domande per sondare l’opinione degli esercenti metelliani. Un’iniziativa lanciata anche come risposta alle accuse di poca rappresentatività rivolta alle associazioni di commercianti dal sindaco Luigi Gravagnuolo e dall’assessore al Commercio, Marco Senatore.

«Vogliamo dare un contributo all’Amministrazione comunale - spiega Aldo Trezza, presidente Confesercenti di Cava de'Tirreni - Siamo un’associazione viva ed impegnata e la rappresentatività si misura non solo con i numeri delle tessere o con i soldi, ma sapendo ascoltare, interpretare le istanze della categoria e proporre iniziative a vantaggio della città».