Tu sei qui: CronacaFitti al nero, task-force in azione
Inserito da (admin), lunedì 12 marzo 2007 00:00:00
Tutti a caccia del fitto al nero. La storia di sfruttamento, scoperta nei mesi scorsi dalla Polizia Municipale nella frazione Annunziata, dove un uomo aveva trasformato la propria abitazione in un hotel per extracomunitari, costringendo gli ospiti a vivere in condizioni disumane, ha dato il via ad una vera e propria task force. Polizia Municipale e Guardia di Finanza sono impegnati in una serie di controlli per stanare proprietari truffaldini. Sono partiti, così, accertamenti e perquisizioni. Le zone finite sotto la lente di ingrandimento degli investigatori sono le frazioni alte. Stando alle prime indiscrezioni, proprietari della zona riuscirebbero a fittare pochi metri quadri a 400-500 euro al mese, scegliendo come clienti cittadini extracomunitari, disposti a vivere in veri e propri ghetti, dove sono precarie anche le condizioni minime di igiene.
«La giustizia non ha colore - ha spiegato l'assessore alla Sicurezza, Alfonso Senatore - così come ho chiesto il pugno duro contro i nomadi e coloro che sono autori di borseggi, è altrettanto giusto difendere i diritti dei cittadini extracomunitari che vivono nella nostra città, punendo chi sfrutta la loro condizioni di difficoltà e precarietà. Nel caso dell'Annunziata abbiamo provveduto a denunciare il responsabile. Su quella stessa vicenda sono in corso indagini».
Dalle testimonianze delle donne e dei bambini è venuto fuori un quadro raccapricciante. Non solo fitti al nero e truffe, ma anche presunte minacce e sfruttamento. A finire nel mirino degli inquirenti non sono solo i fitti agli extracomunitari. Nel giro di controlli ed accertamenti sarebbero finiti anche proprietari benestanti del centro cittadino, che per aggirare la legge, ed in particolare per evadere le tasse, propongono ai loro inquilini di non redigere un contratto formale ed in cambio offrono uno "sconto" sulla spesa del fitto.
La Polizia Municipale e le Fiamme Gialle avrebbero eseguito una serie di controlli incrociati, reperendo una fitta documentazione anche dagli uffici comunali. Quella dei fitti "nascosti" sarebbe, a detta degli stessi inquirenti, una pratica molto diffusa specie in questi ultimi anni, visto la crescita esponenziale del prezzo della casa. I controlli sarebbero partiti proprio da una serie di segnalazioni, fatte nei mesi scorsi da semplici cittadini ed associazioni della zona. Al momento non sono stati resi noti i risultati, ma si calcola che le denunce potranno riguardare decine di cavesi.
Fonte: Il Portico
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