Morire nel primo giorno di rientro al lavoro, nella tua tabaccheria al centro di Foggia, a 72 anni.

"Assurdo perdere la vita mentre si lavora" dice un altro commerciante del centro città: così è morta Francesca Marasco.

È stato un rapinatore ad accoltellarla con 3-4 fendenti per fuggire dopo il tentativo di rapina: a trovarla, distesa vicino all'ingresso attorno alle ore 13, un cliente che ha chiamato i soccorsi ma purtroppo era ormai tardi.

Sul corpo i segni di tre o quattro fendenti: arma del delitto, un coltello insanguinato che è stato trovato a pochi metri, abbandonato dall'assassino in fuga.

"Assurdo perdere la vita mentre si lavora", dice un commerciante.

In effetti Francesca Marasco era una lavoratrice indefessa: donna molto amata e conosciuta soprattutto nel quartiere. Storica la tabaccheria, alla quale la donna aveva dedicato tutto il suo tempo.

L'ondata di indignazione si è diffusa anche sui social mentre il mondo politico ed istituzionale è sconvolto.

La commissione straordinaria del Comune di Foggia, che amministra la città dopo le dimissioni e l'arresto del sindaco Franco Landella (Lega), parla di una "tragedia insensata e assurda".

Arriva anche la dichiarazione del'Assessora regionale al welfare Rosa Barone:

"Una donna torna al lavoro, dopo le meritate ferie e trova la morte.

Da rappresentante delle istituzioni, mi sento responsabile, perché se qualcosa è saltato nell'educazione di un'intera generazione è anche colpa nostra".

Sconvolto anche il mondo delle imprese, a cominciare dal presidente della Federazione nazionale tabaccai, Mario Antonelli:

"Lanciamo ancora un grido di allarme alle Istituzioni - dice - per rafforzare il controllo su tutto il territorio e predisporre urgenti misure di sicurezza per fronteggiare il continuo dilagare della criminalità".