Tuoni e fulmini sugli sprechi elettorali dall'altare, nelle omelie delle varie messe nella Chiesa di S. Francesco. A prendere l'iniziativa è il dinamico, vulcanico e rivoluzionario padre Luigi Petrone, meglio conosciuto come fra' Gigino, già autore nel passato di dure prese di posizione sui fatti della città e protagonista dell'avviata ricostruzione della monumentale Chiesa francescana.

«Quotidianamente, sono costretto ad assistere allo spreco di manifesti. Andando al mercato alle 4 del mattino, i muri della città sono tappezzati di facce di candidati che alle 6 vengono cancellate da altre ed alle 8 da altre ancora. E' uno schiaffo alla miseria che, purtroppo, siamo costretti a registrare quotidianamente».

È la triste constatazione di padre Gigino, che allora si chiede: «Perché non limitarsi e devolvere una parte del danaro per opere di solidarietà? Associazioni di volontariato, contributi per la ricerca contro i mali del secolo, cancro, leucemia, mensa dei poveri ed altro. Occorre solo buona volontà». Padre Gigino è particolarmente severo contro lo spreco di denaro, anche se personale e non pubblico. E nella serata di ieri, da qualche forza politica gli sono già pervenuti consensi e disponibilità.