Tu sei qui: CronacaFuga di gas, scongiurata in extremis l'esplosione
Inserito da (admin), martedì 6 maggio 2003 00:00:00
Fuga di gas da un appartamento al centro di Passiano. Forse una banale dimenticanza ed una bombola di gas rischia di far saltare in aria un intero condominio. Se uno degli uomini della Protezione Civile non si fosse calato dalle tubature esterne al palazzo, riuscendo così a sfondare uno dei balconi, l'esplosione sarebbe stata devastante. Sicuramente per l'edificio, ma non solo. A rischio anche l'incolumità dei condomini, rimasti in casa. Ma l'incidente, per fortuna, è stato scongiurato. E' subito scattata un'indagine da parte della Polizia Municipale per accertare le reali cause della fuga di gas. La mattinata di paura è iniziata poco dopo le 9. In via Ernesto Siani, al civico 22, alcuni residenti avvertono uno strano odore di gas. La voce si diffonde per l'intero condominio, tra coloro che sono rimasti a casa nonostante la giornata lavorativa. Si sa bene che, se quel tanfo nasconde una fuga di gas, potrebbe accadere il finimondo. Partono, così, le prime segnalazioni al Comando di Polizia Municipale di via Marconi, diretto dal comandante Giuseppe Bruno. Una pattuglia dei Vigili Urbani fa un primo sopralluogo. Sul posto arriva anche la squadra della Protezione Civile, guidata dal geometra Gianpaolo Cantoro. I primi sospetti cadono sulle tubature. Si pensa, così, ad una possibile fuga di gas da quelle che si trovano sotto il manto stradale. Vengono allertati i tecnici della Tecnomontaggi, la società che gestisce il servizio. Ma un primo controllo dà esito negativo. Tutta l'attenzione è puntata agli appartamenti del civico 22. Intanto, un capannello di persone si forma proprio sotto l'edificio. La puzza di gas si fa più intensa. Diventa, quindi, più facile individuare l'epicentro: è l'ultimo piano della palazzina. Dai controlli eseguiti dagli agenti, l'appartamento risulta intestato ad un impiegato della Telecom, in quel momento fuori casa per motivi di lavoro. Inizia, così, la corsa contro il tempo, con il timore che ogni attimo perso potrebbe essere fatale. Un operaio della Protezione Civile si offre come "volontario" per raggiungere l'appartamento dall'esterno, grazie all'ausilio di una scala. Si cala, poi, sul balcone, aggrappandosi ad una tubatura esterna. Tutti col naso all'insù a guardare il coraggioso tecnico. L'uomo forza la finestra. L'ambiente è saturo di gas, a causa di una bombola difettosa. Il pericolo è scongiurato. In pochi attimi gli agenti portano via la bombola di gas. Una miccia accesa, pronta a generare una terribile esplosione. Con danni inestimabili, soprattutto se a subirne le conseguenze fossero state delle vite umane.
Fonte: Il Portico
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