Tu sei qui: CronacaGenio Civile e Arcadis annunciano pulizia briglie del Dragone. E poi?
Inserito da (redazionelda), domenica 20 marzo 2016 18:11:01
Il Genio Civile di Salerno e l'Arcadis annunciano che presto verranno ripulite le due briglie a pettine collocate lungo l'alveo del torrente Dragone, finite sotto la lente d'ingrandimento della magistratura. I sistemi installati dopo il disastro del 9 settembre 2010, la cui manutenzione non veniva effettuata dal 3 luglio del 2014, saranno presto liberati da materiale fangoso e da residui di ogni genere trasportati a valle dalle acque.
Le risorse impiegate sono in disponibilità Regione-Arcadis, in virtù di una contabilità speciale di fondi stanziati dal Ministero delle Infrastrutture per completare gli interventi.
Tutto prevedibile, insomma, a conferma dell'inutilità della rincorsa alle competenze dei mesi passati. C'era bisogno di innescarla, anche attraverso Il Vescovado, per ricordare alla Regione Campania quale importante responsabilità è chiamata ad assolvere circa il dissesto idrogeologico del territorio regionale?
Il 27 gennaio scorso il Genio Civile di Salerno, aveva eseguito un sopralluogo puntuale sul torrente
Dragone, accertando che materiale di diversa natura proveniente da monte ha completamente occluso i pettini delle briglie e di conseguenza il bacino retrostante si è totalmente riempito di materiale detritico-lapillo che normalmente defluiva fino a mare.
"Nelle condizioni di attuali certamente non assolvono alla propria funzione" si legge dalla relazione "e necessitano, quindi di un intervento di rimozione del materiale depositatosi". Il documento evidenzia l'opportunità di inserire la manutenzione periodica delle opere di difesa"in un piano di protezione civile al fine di mantenerle in efficienza e assicurarne la funzionalità" allo scopo di non essere costretti a intervenire, al loro riempimento, in somma urgenza.
Eppure basterebbe solo un po' di concretezza per non ricorrere, ogni volta, alla "somma urgenza". Basterebbe inserire le briglie del Dragone in un piano di manutenzione ordinaria.
Un piano condiviso, insomma, mirato per fronteggiare il dissesto idrogeologico del territorio regionale, programmato con la destinazione di un finanziamento specifico. Quelle briglie "mal concepite e realizzate" nel 2011 necessitano di pulizia continua, quasi dopo ogni evento piovoso. Un dato ormai chiaro a tutti che, oltre a far rimanere tutti i dubbi sulla reale utilità delle briglie, costringe di fatto a ripensare il criterio della "somma urgenza" in una programmazione sistematica e coerente degli interventi di manutenzione.
Perché se per anche stavolta, dopo tanto penare, finalmente verranno ripulite, è anche certo che tornerà la pioggia e con essa l'ennesima somma urgenza.
Fonte: Il Vescovado
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