Tu sei qui: Cronaca"Giù le mani dall'ospedale"
Inserito da (admin), mercoledì 9 dicembre 2015 00:00:00
“Giù le mani dall’ospedale”. È stato questo il coro unanime che ha accompagnato la lunga marcia del popolo cavese, che ieri mattina, martedì 8 dicembre, è sceso in piazza per manifestare in difesa dell’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”.
Organizzata dagli ultras della Cavese, questa volta protagonisti per sostenere non la propria squadra del cuore, ma il diritto alla salute dell’intera comunità metelliana, la manifestazione ha visto la partecipazione di circa 500 persone di ogni estrazione sociale, che hanno deciso di far sentire la propria voce alle istituzioni competenti, Regione Campania in primis, per salvare la funzionalità del nosocomio cittadino, che, con l’entrata in vigore della direttiva europea che limita gli straordinari per il personale medico e paramedico, è letteralmente in ginocchio a causa della carenza di organico dovuta al blocco delle assunzioni.
A darsi appuntamento ieri mattina presso l’area mercatale non c’erano soltanto i tifosi della Cavese, ma anche tanti cittadini comuni, dipendenti del “Santa Maria dell’Olmo”, associazioni, pensionati e studenti. Presente tra gli altri in prima fila anche il sindaco Vincenzo Servalli, alcuni esponenti della Giunta e del Consiglio comunale ed il direttore sanitario del nosocomio metelliano, Vincenzo De Paola.
E prima della partenza del corteo, è stato proprio il sindaco ad illustrare alla folla, su un palco improvvisato, la situazione attuale dell’ospedale, spiegando quali sono le mosse che la sua Amministrazione intende mettere in campo per cercare di salvare il salvabile. «La nostra battaglia - ha dichiarato il sindaco Servalli - la stiamo facendo senza tentennamenti, per avere un Pronto Soccorso importante ed una serie di reparti ad esso collegati».
Successivamente il corteo si è snodato lungo l’ex Statale 18, raggiungendo intorno alle 12.30 il presidio ospedaliero metelliano, con inevitabili ripercussioni anche sulla viabilità. Ora, dopo la manifestazione di ieri, che sembra aver risvegliato l’orgoglio ed il senso di appartenenza di una città, è lecito chiedersi quanto e se tutto ciò possa servire a trovare una soluzione per garantire un futuro più sereno per il “Santa Maria dell’Olmo”.
Valentino Di Domenico - Il Mattino
Anche il Comitato per il No in campo per l’ospedale
Anche il Comitato per il NO alla riforma costituzionale del Governo Renzi, costituitosi recentemente pure sul territorio cavese, ha aderito alla manifestazione dell’8 dicembre in difesa dell’ospedale civico, poiché il diritto alla salute non può e non deve trasformarsi in un business qualsiasi. Inoltre, i cittadini non possono essere sempre penalizzati per le politiche miopi di chi ha governato.
Il Comitato sottolinea che ancora un a volta la Carta Costituzionale è stata calpestata da chi l’ha ricevuta in eredità. A Cava de’ Tirreni, come in Campania (vedi l’ultimo provvedimento sul servizio idrico) e come in Italia, i principi costituzionali sono volutamente ignorati, per favorire pochi e lobby affaristiche, prive di alcuno scrupolo.
Bene fa il cittadino cavese ad alzare la testa, affinché i suoi diritti siano rispettati. Consapevolezza e responsabilizzazione sono la giusta terapia per i mali italiani.
Comitato per il NO alla riforma costituzionale
Fonte: Il Portico
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