Tu sei qui: CronacaGrandi opere, Messina rilancia
Inserito da (admin), lunedì 9 febbraio 2004 00:00:00
Il sindaco Messina scuote la maggioranza e rilancia il programma politico-amministrativo e la fase dell'attuazione del piano delle grandi opere. In un incontro a Palazzo di Città con i tecnici Caselli, Avagliano ed Attanasio, ha fatto il punto e chiesto uno sforzo per il rispetto degli appuntamenti prefissati. Messina sa che è in gioco la sfida lanciata alla città nelle ultime amministrative, quando ottenne il consenso inalberando la bandiera dell'efficienza e del dinamismo. «Dopo aver ridato alla struttura comunale il suo giusto ruolo e la sua identità, stiamo lavorando alla seconda fase del programma, quella delle grandi opere. Con i responsabili dei settori e con il consulente esterno Avagliano abbiamo stilato una scaletta di appuntamenti e di impegni». Si va dai parcheggi sotterranei di Piazza Lentini, Piazza San Francesco, Piazza Abbro e Parco Beethoven all'albergo-teatro nel complesso di San Giovanni, dal sottovia veicolare all'ampliamento del cimitero, dal completamento del trincerone ferroviario alla realizzazione dell'area mercatale. Opere che, realizzate, cambieranno il volto della città. Per i parcheggi da attuare in regime di project financing sono giunte tre proposte, per l'albergo-teatro una sola. «Non è il numero che serve a indicarne la validità - afferma l'ing. Carmine Avagliano, consulente per le grandi opere - ma l'avvio del meccanismo. L'albergo-teatro è in fase di istruttoria». C'è fervore intorno a queste opere. I parcheggi, il trincerone ferroviario, l'area mercatale ed il sottovia veicolare, come ha sottolineato il sindaco Messina, consentiranno l'attuazione piena e completa del Piano del traffico con la pedonizzazione del Borgo. «Sono opere che appartengono alla città. È l'adeguamento ai ritmi della vita, senza però stravolgerne la storia, la tradizione e la peculiarità». Messina è alla vigilia dell'approvazione del Bilancio, le risorse trasferite sono state tagliate, l'emergenza è quotidiana. Non demorde, sa che puntando in alto sarà possibile poter ridare al cittadino cavese la speranza e la fiducia nell'istituzione. «Alla mia maggioranza dico: lavoriamo di concerto come per il passato. Le querelle non producono se non rallentamento. E chiedo alla minoranza: è alla città che bisogna guardare».
L'OPPOSIZIONE REPLICA
«Non c'è nulla di nuovo, i progetti li abbiamo fatti noi»
Critico l'ex assessore ai Lavori Pubblici del centrosinistra, l'ing. Alfonso Lambiase, rispetto alle grandi opere annunciate dal sindaco Messina. Sbandierate ogni volta come nuove, ma in realtà rispolverate dai vecchi progetti. «Non c'è nulla di nuovo, dal momento che le opere all'attenzione di Messina sono state concepite, progettate e finanziate dalla Giunta Fiorillo e sono state inserite già nella programmazione annuale e triennale dei lavori pubblici fin dall'anno 2000, e riconfermate poi nel 2001». Nel merito specifico, l'ex assessore sottolinea che l'ampliamento del cimitero era già pronto dal maggio 2001 ed approvato il progetto esecutivo comprensivo delle ulteriori prescrizioni tecniche dell'Autorità di Bacino. Per quanto riguarda il project financing dei parcheggi interrati di Piazza San Francesco, Piazza Abbro e dell'area dell'ex piscina comunale ci sono voluti ben due anni, ed allo stato, almeno secondo la legge vigente, si è già fuori. Il Comune avrebbe dovuto effettuare la valutazione di fattibilità entro il 31 ottobre 2003 e procedere all'affidamento dei lavori entro il 31 dicembre 2003. Così è anche per l'albergo-teatro nel complesso di San Giovanni. «Ora è lecito chiedersi - aggiunge Lambiase - che cosa ha programmato Messina, quali opere ha inserito nei programmi operativi della Regione nell'ambito del programma integrato territoriale e dell'Agenda 2006. Ma ancora di più: quale dirottamento hanno subito i fondi stanziati per il recupero del centro storico nell'ambito dell'Urban II. È prevalso l'interesse egoistico di pochi sui fabbisogni generali della comunità».
Fonte: Il Portico
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