Tu sei qui: CronacaGravagnuolo "bastona" padre Luigi, Galdi lo difende
Inserito da (admin), giovedì 15 aprile 2010 00:00:00
Alla vigilia del primo Consiglio comunale dalle elezioni, nuova polemica tra il sindaco attuale Marco Galdi e quello uscente Luigi Gravagnuolo. Motivo dello scontro stavolta padre Luigi Petrone ed il Comitato “Casa Sicura”.
Nella sua analisi, pubblicata su Facebook, della sconfitta elettorale, Gravagnuolo ha toccato vari punti, non risparmiando pesanti accuse a fra’ Gigino, definito “un monaco sanfedista, che ha trasformato il santuario di Sant’Antonio e San Francesco in un suk, esuberante oltre ogni limite”.
Significativo un altro passaggio, incentrato anche sulla dibattuta questione abusivismo: “In definitiva l’errore di fondo di tutta la mia esperienza è stato il giacobinismo, un tentativo velleitario di cambiare la realtà dall’alto. Paradigmatico del mio giacobinismo è stato lo scontro col monaco sanfedista: il suo plebeismo arrogante contro il mio razionalismo elitario. Sono stati errori gravi, commessi in buona fede, ma anche con cocciutaggine. Certo, se avessi fatto il capopopolo degli abusivi, se avessi assunto atteggiamenti pilateschi di fronte agli abbattimenti, lavandomene le mani e facendomi scorrere i problemi addosso, oppure se avessi caldeggiato ogni pacchianeria in città, sarei stato ancora sindaco. Ma era questo il mio compito?”.
Non si è fatto attendere l'intervento in merito del sindaco Marco Galdi, che ha espresso la sua solidarietà a padre Luigi Petrone ed ai responsabili del Comitato “Casa Sicura”. Ecco la nota del primo cittadino:
“Piena solidarietà per padre Luigi, un religioso che da anni dedica tutto se stesso oltre che al suo ministero sacerdotale anche ad un quotidiano, instancabile impegno nel sociale: per ravvivare il culto per i santi Antonio e Francesco, per le anime di tanti concittadini, per la riedificazione dell’antica chiesa della Università. È, per questo e non solo per questo, persona dalla indubbia moralità e dalle doti umane e religiose di elevatissimo spessore. Se il suo prodigarsi per i più deboli ha dato fastidio a qualche signorotto di turno ciò non legittima nessuno ad utilizzare un linguaggio irrispettoso nei confronti di una personalità tanto apprezzata nella città per le sue opere meritorie.
Parimenti non posso che essere vicino al popolo del comitato Casa sicura. Tante persone che vivono il dramma abitativo nella vallata avrebbero meritato e meritano ben altro rispetto. La verità è che l’ex sindaco dimostra di non aver assolutamente compreso le ragioni della sua sconfitta, perpetrando atteggiamenti intimidatori e di criminalizzazione di quelli che egli ritiene essere suoi avversari e tenendo comportamenti inopportuni tanto per un primo cittadino in carica e tanto più per un ex sindaco”.
La Redazione
Fonte: Il Portico
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