Tu sei qui: CronacaGruppi Trombonieri, appello di Buchicchio
Inserito da Massimo Buchicchio (admin), mercoledì 7 ottobre 2009 00:00:00
Negli ultimi giorni si è riacutizzata la frattura, nata a conclusione della Disfida 2009, tra l’Associazione Trombonieri ed il Gruppo Senatore, che aveva contestato il verdetto della giuria che assegnò la vittoria al Gruppo “Sant’Anna”.
Massimo Buchicchio, appassionato studioso di storie locali e noto Giudice Internazionale per cani da utilità e difesa, interviene sull’argomento con un appello accorato: “Ritorniamo alle origini. Riviviamo l’evento con lo stesso spirito che animò Luca Barba e don Salvatore Senatore”.
Buchicchio, cultore delle tradizioni cavesi ed amante della “Festa di Monte Castello”, dal 1971 fino al 1984 ha collaborato con il Comitato Festeggiamenti e con l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cava de’Tirreni per la buona riuscita dell’annuale rievocazione storico-folcloristica, partecipando più volte anche al corteo storico. Nella “Disfida dei Trombonieri” del 1984, con Vincenzo Senatore (detto priore) guidò alla vittoria il Gruppo “Sant’Anna all’Oliveto”.
Con il suo intento, lo studioso si prefigge di riappacificare gli animi e per questo ricorda un episodio accaduto nel 1975 che vide protagonisti Luca Barba e Salvatore Senatore, che erano animati da sana rivalità:
Luca Barba, proteso a trasformare la festa paesana in una rigorosa rievocazione storico-folcloristica, nel retrobottega del suo laboratorio decise di “inventare” con me gli stemmi dei 4 Distretti. Per la squadra del SS. Sacramento - Distretto Corpo di Cava fu concordato di utilizzare lo stemma dell’Abbazia della SS. Trinità; per Croce - Distretto Mitiliano, una croce ed una lupa capitolina; per Sant’Anna - Distretto Sant’Adiutore, una torre longobarda ed una colomba; per Senatore - Distretto Pasculano, ovvero terra di copiosi pascoli, una collina per sfondo ed una pecora in campo verde. Tutti i capisquadra furono d’accordo, tranne uno. Ero sugli spalti dello stadio e seguivo le prove del corteo storico, quando fui avvicinato dal Maestro Salvatore Senatore, che con fare pacato mi chiese: è vero che tu e Luca avete deciso di darmi una pecora per stemma? Alla mia risposta affermativa don Salvatore mi pregò di soprassedere per lo stendardo del Distretto Pasculano, dicendomi: “Per me ci penso io, noi siamo leoni altro che pecore”. Preoccupato per la gaffe, andai subito ad informare Luca, che mi tranquillizzò dicendomi: “Lascialo fare, don Salvatore è un grande artista, se si è incavolato è meglio, così farà un gonfalone da farci rimanere tutti a bocca aperta”. E così fu, lo stendardo più bello fu proprio quello del Distretto Pasculano. La originaria “S” che distingueva il gruppo, sul gonfalone fu sostituita dallo stemma della famiglia Senatore, un leone rampante, liberamente interpretato da don Salvatore.
Buchicchio afferma, poi, che in questa fase delicata occorre onorare la memoria dei nostri maestri con una pronta riappacificazione, ricercando ciò che ci accomuna: “La passione per Cava”.
Bene ha fatto Franco Senatore a protestare se ritiene di aver subito un torto, ma adesso, con lo stesso stile di suo padre, il compianto don Salvatore, deve placare gli animi all’interno del suo gruppo ed accettare il verdetto della giuria. Così facendo dimostrerà che i Suoi sono i “leoni” di sempre. All’Associazione il compito di apportare al regolamento della manifestazione i giusti correttivi per evitare in futuro altre contestazioni.
Per il bene di tutti la manifestazione deve ritornare alle origini, a quando nel 1973 Luca Barba, con l’appoggio del Comitato per la Festa di Monte Castello, decise di trasferire, da Piazza San Francesco allo stadio comunale, la rievocazione storica della città di Cava, utilizzando il collaudato copione prodotto da Tovalieri, regista e scenografo della famosa produzione R.A.I. “Giochi senza Frontiere”, ma riveduto ed ampliato, nella parte finale relativa alla battaglia di Sarno.
Purtroppo, è dal 1975 che “La Disfida dei Trombonieri” con i suoi annuali dissidi ha prima frammentato e poi diviso l’originaria rievocazione storico-folcloristica della nostra città che andava sotto il nome di “Festa di Monte Castello”. Dopo 35 anni, il sogno dei compianti Luca Barba, Salvatore Senatore, Roberto Virtuoso, Errico Salsano e Raffaele Senatore di vedere la nostra manifestazione varcare i confini paesani, rimane ancora non realizzato.
Sono convinto che il mio appello all’unità troverà ascolto. Confido altresì nella sensibilità del Sindaco Gravagnuolo e del consigliere Carmine Adinolfi, che si stanno adoperando per dirimere le controversie. Se richiesto, per il bene di Cava e delle sue rievocazioni storico-folcloristiche, sarò ben lieto di prestare, super partes, la mia opera di mediazione tra i vari gruppi.
Fonte: Il Portico
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