Tu sei qui: CronacaI cittadini di Erchie: via il cemento dalla spiaggia patrimonio Unesco
Inserito da (redazionelda), mercoledì 17 giugno 2020 17:03:33
«Allora facci entrare» è la scritta apparsa sulla passerella di cemento dinanzi alla Torre la Cerniola
E così il tam tam dell'indignazione di ciò che stava accadendo sulla spiaggia, con la costruzione di una passerella in cemento in grado di consentire agli ospiti di arrivare dritti (senza sporcarsi di sabbia) nella torre, diventata nel corso degli anni, prestigiosa location di ricevimenti di matrimonio e feste private, è arrivata fino alle associazioni. Intanto campeggia una foto-denuncia sulla pagina Facebook di "Radio Erchie": in primo piano la passerella in cemento e la scritta: «Allora facci entrare.
Le due associazioni si sono immediatamente mobilitate con un esposto al Comune di Maiori, Soprintendenza di Salerno, Parco dei Monti Lattari e Capitaneria di Porto chiedendo di «disporre urgenti accertamenti allo scopo di verificare la piena legittimità dell'intervento che minaccia di alterare in modo irreversibile uno degli angoli più suggestivi della Costiera amalfitana e di voler disporre, qualora ne ricorrano le condizioni, la sospensione immediata dei lavori disponendo altresì il ripristino dello stato dei luoghi».
«Siamo sbigottiti e amareggiati - a parlare è Carolina Giordano, mobilitatasi già dalle prime ore insieme ad un nutrito gruppo di abitanti del piccolo borgo - sarà una ferita che non si rimarginerà più, con la speranza che il mare, così infinito e volubile, faccia giustizia».
«Siamo contro la cementificazione di tutte le spiagge - a sottolineare questo aspetto è anche Luigi Cremone, l'oncologo che ad Erchie ha il suo buen retiro - Siamo a favore dell'uso di materiale ecologico e a favore delle attività produttive, ma non vogliamo il cemento. E' una spiaggia Patrimonio Unesco e pensiamo sia uno sfregio per tutta la Costiera. Chiediamo la rimozione totale di questo passaggio alla torre e rifarlo con materiale diverso, ma non di cemento».
Luigi Cremone e Gioacchino Di Martino dinanzi alla Torre la Cerniola, spiaggia di Erchie
Gioacchino Di Martino, da sempre impegnato in difesa dell'ambiente, spiega il perché della mobilitazione delle associazioni di Italia Nostra e Club per l'Unesco: La segnalazione dettagliata da parte dei cittadini sensibili a questo tipo di problematica - ha spiegato nell'intervista video - e visto il tipo di intervento, abbiamo pensato di attivare le autorità amministrative e la Soprintendenza, che dovrebbe intervenire nella valutazione della congruità di questi lavori. Il rispetto di certe regole e dell'elemento tradizionale della Costiera amalfitana sono un elemento indispensabile anche per le attività economiche turistiche che si vorrebbero promuovere attraverso queste realizzazioni di queste strutture però inaccettabili data la natura dei luoghi. Il rispetto delle regole dovrebbe avere un aspetto fondamentale anche per gli stessi imprenditori».
Intanto il sindaco di Maiori, Antonio Capone, con una nota personale sulla sua pagina Facebook (inusuale perché almeno ci si aspetterebbe un comunicato stampa), a fine maggio, scrive: «Questa è un'opera al momento sospesa perché ho chiesto personalmente al tecnico attualmente incaricato degli uffici referenti del Comune di Maiori di fare un ulteriore approfondimento rispetto a tutti i pareri e controllare ulteriormente che tutto sia in regola con dei sopralluoghi atti a verificare ed accertare il rispetto delle autorizzazioni già emesse. Il progetto - si legge nel post - si basa su un accordo fatto all'epoca dalla vecchia amministrazione con gli Accarino, attuali proprietari della Torre La Cerniola ad Erchie, su un'opera pubblica e che, pur essendo realizzata operativamente da privati, tornerà patrimonio pubblico nelle fruizione e sarà riconsegnata, una volta ultimata, al Comune di Maiori, titolare del progetto di riqualificazione».
Immancabile (in tempi soprattutto di campagna elettorale) il tirare dentro la "passata amministrazione": «Questo progetto fu approvato dall'amministrazione di Della Pietra Antonio e finalizzato al miglioramento del tratto di arenile. Si legge infatti nella convenzione edilizia approvata all'epoca "...il suddetto progetto pubblico comprende anche il percorso pedonale di accesso alla Torre con specifica indicazione della tipologia di pavimentazione, del parapetto di protezione e della tipologia di rivestimento del muretto di contenimento". Il mio chiarimento mira a rassicurare tutti, abitanti di Erchie in primis sull'operato della mia amministrazione - è l'accorato finale del primo cittadino, modello "appello elettorale" -dedico sempre la massima attenzione alla tutela paesaggistica del patrimonio naturalistico in cui viviamo, tentando di salvaguardare tutto il litorale. E se dovessi riscontrare difformità o pericoli in tale progetto, al momento fermo per ulteriori verifiche, sarò il primo a scongiurare il prosieguo dei lavori. In questo periodo pre-elettrorale si tenta, come sempre, di speculare su ogni cosa, dimenticando che per me l'onestà verso i cittadini e la tutela di Maiori sono la priorità».
Fonte: Il Vescovado
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