Tu sei qui: CronacaI pendolari in rivolta: ‘Occuperemo i binari'
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 21 giugno 2002 00:00:00
I pendolari di Cava de' Tirreni e Vietri sul Mare minacciano: «Siamo pronti a bloccare la stazione occupando i binari se le Ferrovie non troveranno una soluzione. Abbiamo raccolto le firme per una petizione da inviare al prefetto, al governatore Bassolino, al sindaco Messina ed alle Ferrovie, ed abbiamo chiesto anche l'intervento dell'Unione Consumatori». Da lunedì scorso è entrato in vigore il nuovo orario definitivo delle Ferrovie; mercoledì si è sfiorata la rissa alla stazione di Nocera per trovare posto sui treni; ieri, quaranta minuti di ritardo hanno praticamente costretto i pendolari a non arrivare in orario sui posti di lavoro, con il gran caldo che ha fatto il resto. «Non è possibile continuare così. Dopo quattro giorni - afferma Luigi Cannavacciuolo - ormai è chiaro che la situazione è insostenibile. Ieri abbiamo fatto formale protesta sui registri delle Ferrovie, siamo decisi ad andare fino in fondo. E' intollerabile quello che è successo, tutto nella completa assenza dei nostri amministratori». «Dalle 6.30 alle 8 - dichiara Silvia Guarino - c'è un unico treno per Nocera, alle 7.12. Da lì, alle 7.22, dobbiamo affannosamente precipitarci sulle coincidenze utili per raggiungere le nostre destinazioni. Chiediamo, quanto meno, il ripristino del diretto Eboli-Napoli C.F., con fermata a Cava alle 7.04». «Il servizio - continua Luigi Casaburi - prima garantito nella stessa fascia oraria da ben quattro treni, viene non ridimensionato, ma eliminato. Un unico treno fino a Nocera Inferiore non può certo sopperire alle esigenze di centinaia di lavoratori. Inoltre, siccome non è un orario estivo, ma definitivo, la situazione diventerà insostenibile quando ritorneranno gli studenti in partenza da Vietri e Cava». «Vi è di più: partire da Nocera - aggiunge Aniello Senatore - alla volta delle destinazioni finali dopo le 7.22 significa mettere i lavoratori e gli studenti nelle condizioni di violare un dovere fondamentale, quale il rispetto dell'orario». «Non parliamo poi della violenza - ribadisce Silvia Guarino - che siamo costretti a subire noi pendolari, colpiti anche negli abbonamenti già stipulati, visto che, con i soldi in tasca, le Ferrovie sottraggono un servizio già pagato ed al malcapitato pendolare non resta che aggiungere al danno anche la beffa». Chiesto l'intervento dell'Unione Nazionale Consumatori. «Siamo di fronte ad un atto ingiustificabile delle Ferrorie - dichiara il presidente della delegazione metelliana, l'avvocato Luciano D'Amato (nella foto) - che penalizza ulteriormente Cava de' Tirreni, davanti al quale tutte le forze della città devono reagire. Abbiamo chiesto al sindaco Messina l'immediata convocazione di una conferenza di servizi per affrontare il problema con tutte le parti in causa. Ad aggravare ancora di più la situazione anche la prossima chiusura della stazione, che sarà ancora di più declassata a semplice fermata di qualche sparuto treno ancora superstite».
Fonte: Il Portico
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