Tu sei qui: CronacaI Presepi Viventi cavesi
Inserito da Livio Trapanese (admin), martedì 18 dicembre 2007 00:00:00
Con l'approssimarsi delle festività natalizie, la memoria di religione cattolica ritorna anche ai presepi, distinti in statici, ovvero realizzati con statuine di legno, rivestite con singolari abiti, di creta, abilmente decorati, e viventi. Per gli statici c'è poco da dire, son tutti belli e caratteristici, con speciali movimenti ed ambientazioni. Come esempio, ma vale anche per tutti quelli realizzati a Cava de'Tirreni, indichiamo il monumentale allestito dai Frati Francescani, sin dall'inizio del secolo XVI, nella Chiesa di San Francesco e Sant'Antonio. In tutt'Italia, e nel mondo, se ne possono visitare a migliaia, ricordando che il primo a realizzarlo fu San Francesco d'Assisi, a Greggio (Rieti), nel 1223.
Per i presepi viventi, proprio perché ne abbiamo visitati tanti, anche in più paesi limitrofi, v'è qualcosa da dire! Nel percorrere le strade dei luoghi ove vengono realizzati, siamo rimasti sconcertati quando abbiamo notato approssimazioni scenografiche e vestiarie, oltre la vendita di generi alimentari vari, cosa ancor più grave! Avremmo voluto rivivere, seppur in forma scenico-teatrale, quanto ha realizzato, per 5 anni consecutivi, Padre Antonio Francesco D'Urso, dei Frati Cappuccini cavesi, con la Comunità Parrocchiale del Casale di Santa Croce, posta al confine delle Città di Cava de'Tirreni e Salerno.
Il viandante-visitatore poteva realmente comprendere quanto è avvenuto 2007 anni or sono a Nazareth, allorquando Giuseppe e Maria vi giunsero da Betlemme, per osservare l'editto del Governatore Cesare Augusto, cioè il censimento degli abitanti della Galilea. Maria era incinta, e di lì a poco avrebbe dato alla luce Gesù, il figlio di Dio, il Salvatore del mondo, come annunziatoLe dall'Arcangelo Gabriele. I sacri testi provano che gli sposi, non avendo trovato alloggio in Betlemme, furono costretti ad allestire una mangiatoia per il giaciglio del Celeste nascituro, posta in una grotta, adibita a stalla, sita fuori dalle mura cittadine e riscaldata dalla presenza di un bue e di un asinello. Così, in un misero luogo, venne alla luce Gesù, Colui che, poi, con la sua cruenta morte, riscattò i peccati dell'umanità.
I profeti predissero che tutto ciò non sarebbe stato compreso dagli uomini, come pure l'avvento dei Re Magi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, i quali, avviatisi da località diverse dell'immensa regione giudaica, s'incontrarono ad un trivio, proseguendo, insieme, alla volta di Betlemme, seguendo la scia di una stella. Giunti dinanzi alla grotta della Natività, deposero oro (il dono riservato ai re), incenso (usato per adorare l'altare di Dio) e la mirra (il balsamo per i defunti), trasgredendo la richiesta di Erode, il quale, ritenendo che il Nascente gli avrebbe potuto usurpare il trono, mentendo, aveva chiesto loro di fargli conoscere il luogo ed il nome del Nascituro, affinché lui stesso potesse, poi, adorarlo. Dinanzi alla capanna, chiamati dagli Angeli, giunsero i pastori con le greggi; i poveri di quel tempo!
Betlemme, scelta dal governo di Roma per la "rilevazione statistica", disponeva di aree di ristorazione, pernottamento e svaghi, come è per noi oggi, quando ci rechiamo a venerare la Vergine Maria (Lourdes, Fatima, ecc.), i santi o miracolosi eventi eucaristici. Quanto qui sintetizzato era possibile ascoltare e vedere nel corso della visita che i "contemporanei viandanti" eseguivano nel luogo della rievocazione storico-religiosa attuata nel Casale di Croce. Angeli guida appositamente istruiti secondo i messaggi profetici ed evangelici, precedendo i "pellegrini" lungo l'itinerario, esplicitavano cosa avrebbero visto ed udito, ciò per far sì che nei cuori si fermasse il divino credo.
Il viandante-visitatore, non avendo modo di assistere od ascoltare quanto potesse essergli di disturbo, con un "pizzico" di fantasia, poteva evocare nel suo cuore il mistero celeste, poiché nulla di profano veniva rappresentato, cosa, che, invece, nostro malgrado, accade nel corso delle rappresentazioni di taluni "presepi viventi", oltre alla cessione di generi alimentari. Ricordiamo un vecchio adagio: il sacro non deve essere mischiato al profano! L'evento crocese quest'anno avrebbe registrato la VI edizione, che per ragioni logistiche non è stato possibile replicare.
Giorni e luoghi delle rievocazioni storico-religiose:
1) Centro Medico di Riabilitazione Mentale "Villa Alba":
Venerdì 21.12.2007 e sabato 05.01.2008;
2) Associazione "Il Campanile" di San Pietro:
Lunedì 24.12.2007 e domenica 06 e 13.01.2008;
3) Comitato Presepe d'Alessia:
Mercoledì 26.12.2007, domenica 30.12.2007, martedì e domenica 01 e 06.01.2008;
4) Associazione San Gabriele - Pianesi:
Mercoledì 26.12.2007 e domenica 06.01.2008;
5) Comunità Parrocchiale di Sant'Anna:
Mercoledì 26.12.2007, venerdì 28.12.2007, sabato e domenica 05 e 06.01.2008;
6) Comunità Parrocchiale di Pregiato:
Domenica 30.12.2007 e sabato 05.01.2008;
7) Comunità Parrocchiale di Sant'Arcangelo:
Domenica e lunedì 06 e 07.01.2008;
8) Comunità Francescana di San Francesco e Sant'Antonio:
Domenica 20 e 27 gennaio 2008.
Fonte: Il Portico
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