Si scambiano dolci effusioni, ma all'improvviso lei sbianca in volto e viene colta da malore. A provocarlo non certo i baci appassionati del suo lui, ma la vista di un grosso ratto. È accaduto nei giorni scorsi nel centralissimo Corso Mazzini, a pochi metri dalla scuola elementare "Don Bosco". Protagonisti dello spiacevole incontro due fidanzatini, poco più che 15enni. Avevano scelto le panchine dei giardinetti pubblici, utilizzate specie di mattina dagli studenti in attesa dell'autobus per Fisciano, per amoreggiare, ma non avevano fatto i conti con una presenza scomoda: i topi.

«Sbucano dai tombini, corrono tra i giardinetti di Corso Mazzini e via Vittorio Veneto», raccontano gli operatori ed i volontari del 118 che percorrono quella strada più volte al giorno, ed anche di notte, per rientrare nella sede di via Guerritore. Girano indisturbati tra i vialetti del Corso. Rosicchiano i tubi dell'elettricità e, sul lato che si affaccia su Corso Mazzini, fanno il giro tra i cassonetti dell'immondizia. I topi si sono impossessati delle vie del centro. «Sembra di vivere in una zona degradata - dicono alcuni residenti - ed invece abitiamo proprio al centro. Da molti mesi denunciamo questo stato di caso. Sulla Statale 18 alcuni residenti hanno firmato una petizione ed hanno addirittura presentato una denuncia ai Carabinieri. Abbiamo più volte sollecitato un programma d'intervento. Ancora oggi aspettiamo».

Esasperati da questa convivenza forzata, alcuni residenti hanno deciso di passare all'azione. C'è chi, per allontanare la colonia di ratti, appicca il fuoco ai cespugli e chi, invece, prova a sbarrare la strada che porta in superficie. Secondo i responsabili dell'Asl, gli interventi di derattizzazione vengono eseguiti periodicamente, seguendo un preciso calendario. Di recente, poi, sarebbero stati intensificati i trattamenti. Ma le cattive abitudini di qualche residente e passante, così come i bivacchi notturni, non aiuterebbero a sbarazzarsi dei topi e di altre presenze fastidiose, come insetti e quant'altro. D'estate, però, l'emergenza diventa rossa. L'invasione di topi, tra l'altro, ha anche risvolti sanitari.