Tu sei qui: CronacaIl Mattino: ospedale Costa d'Amalfi a rischio chiusura. Sindaci pronti ad azioni eclatanti
Inserito da (redazionelda), sabato 3 gennaio 2015 12:22:36
Il presidio Ospedaliero della Costa d'Amalfi a rischio chiusura. La notizia è di stamani apparsa sul quotidiano Il Mattino, capace di creare, come sempre, non pochi allarmismi, specialmente per la Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi che dalla sua fondazione si batte a difesa del vitale nosocomio costiero.
«A proposito di una allarmistica notizia di stampa relativa alla chiusura dell'Ospedale Costa d'Amalfi - si legge in una nota diramata stamani dai sindaci - , non è dato sapere su quali basi o circostanze essa venga formulata. Allo stato, l'Atto Aziendale della AOU Ruggi D'Aragona è sottoposto alla valutazione dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari presieduta dal dottor Zuccatelli, al termine di una complessa istruttoria che ha visto impegnati il presidente Caldoro, i sub commissari per la sanità, l'Arsan capeggiata da Angelo Montemarano e il dottor Ferdinando Romano al vertice del Dipartimento Regionale per la Sanità».
Dunque, con le varie autorità coinvolte a tutti i livelli, ed in ciascuna fase della procedura, la Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi, sostenuta dall'incessante azione del dottor Franco Lanzieri, continua a seguire passo dopo passo gli sviluppi della situazione, per far valere i diritti e le aspettative di un comprensorio che non accetta nuove mortificazioni.
«Il tentativo di innescare basse manovre politiche sulla pelle dei cittadini - prosegue la nota - incontrerà sempre la nostra ferma opposizione: la Costiera Amalfitana è un attrattore d'eccellenza per tutta la Regione Campania ed un volano per l'economia di tutto il sud Italia, minacciare di sminuirne le potenzialità è un attacco al lavoro, al reddito, alla vita delle persone che ci abitano. Qui è in ballo non soltanto il diritto costituzionale alla tutela della salute, ma anche quella risorsa economica legata al turismo che potrebbe essere di gran lunga la nostra principale ricchezza. Privare questo territorio di un efficiente presidio ospedaliero equivale a spogliare i cittadini della loro sicurezza e contemporaneamente tagliare le gambe all'economia: le amministrazioni locali, la cittadinanza, le organizzazioni produttive e sindacali, il mondo della cultura e dell'impegno sociale si opporranno con ogni mezzo ad un attacco che nessun calcolo ragionieristico può giustificare, e contro il quale la Conferenza dei Sindaci è pronta ad iniziative anche eclatanti».
Fonte: Il Vescovado
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