Tu sei qui: CronacaIl sindaco Messina a rischio incompatibilità
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 9 gennaio 2002 00:00:00
Clamoroso al Comune di Cava de' Tirreni. Dopo le numerose polemiche politiche, il sindaco Alfredo Messina (nella foto in alto) rischia di scivolare su una buccia di banana: la costituzione come parte civile di un suo concittadino, nel processo sulle concessioni edilizie che lo vede come imputato, potrebbe far scattare l'incompatibilità. Ieri pomeriggio, la II Sezione Penale del Tribunale di Salerno, presieduta dalla dottoressa Rosa D'Apice, ha accettato la richiesta di Teodoro Iacobucci, rappresentato dall'avvocato Francesco Lupi, di costituirsi parte civile contro Messina e gli altri imputati nel lungo processo per la realizzazione del Parco Trapanese. Secondo Iacobucci, l'attuale sindaco, gli amministratori ed i dirigenti dell'epoca avrebbero arrecato con la loro condotta gravi danni alle casse comunali. Da qui la richiesta, in caso di accertata responsabilità, di risarcimento danni. Al centro della vicenda giudiziaria c'è la stipula di una convenzione tra l'Amministrazione Abbro ed il costruttore cavese (decennio 86-97). In base a questo «accordo», Salvatore Trapanese avrebbe ottenuto la concessione per la costruzione di un parco nella zona di Castagneto, ma in cambio avrebbe dovuto realizzare opere di urbanizzazione primarie e secondarie. Una condizione non rispettata, secondo l'accusa, sebbene il costruttore avrebbe visto dimezzare la polizza di fideiussione. Una serie di denunce, anche di acquirenti, diedero il via alle indagini. La pubblica accusa, rappresentata dal pm De Masellis, ravvisò l'abuso di ufficio per Messina (all'epoca dei fatti dirigenti dell'Ufficio Legale), Eugenio Abbro (nella foto in basso, allora sindaco), Mario Mellini (ingegnere capo), difesi dall'avvocato Giovanni Del Vecchio, l'attuale consigliere Alfonso Laudato (all'epoca assessore all'Urbanistica), difeso dal legale Marco Salerno, l'ex sindaco Raffaele Fiorillo (allora vicesindaco), assistito da Agostino De Caro. Accusato di falso, invece, l'ex geometra Eugenio Teneriello (difeso da Pasquale Adinolfi).
Fonte: Il Portico
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